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l'arte

Sco​pri l'arte che impreziosisce gli interni della Chiesa

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Lo spazio interno della Chiesa è arricchito e valorizzato da diverse opere d’arte che vedono coinvolto lo stesso progettista Gio Ponti per la loro concezione e la successiva collocazione.

 

Cristoforo De Amicis realizza le vetrate negli anni Settanta: esse sono presenti nelle cappelle laterali mediane con La parabola del granello di senape e il Volo degli angeli, schermate da ante in cemento, mentre quelle in facciata rappresentano Santa Chiara, San Francesco e Vergine con Gesù bambino che riceve il modellino della nuova chiesa.

 

Un importante ruolo riveste la grande pala absidale (dodici per otto metri) ad opera del pittore Francesco Tabusso intitolata Il Cantico delle Creature e realizzata in due parti come le pagine aperte di un libro; un’opera inizialmente non prevista e aggiunta solo nel 1975, mentre lo stesso artista realizza anche i trittici lignei nella navata centrale già citati. Nella chiesa sono presenti altre opere tra cui il Crocifisso ligneo e la statua in mogano raffigurante la Vergine Maria con Gesù Bambino in braccio, entrambe ad opera di don Marco Melzi, e la Via Crucis realizzata in ferro battuto dalla scuola Beato Angelico su disegni di Ponti.

 

Dopo il Concilio Vaticano II l’edificio si riempie di nuove opere d’arte tra cui una Crocifissione di Francesco Tomea, due statue bronzee di San Francesco d’Assisi e Sant’Antonio Abate ad opera di Virginio Ciminaghi, un’altra statua di bronzo, Santa Madre Chiesa, di Alessandro Nastasio e una tela intitolata Cristo Consacrante realizzata da Giuseppe Ingegnoli.

 

Da segnalare infine sono due vetrate di padre Guido Bertagna dedicate a Santo Stefano e Santa Cecilia.

(da www.chiesecontemporanee.chiesadimilano.it

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