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Il Fopponino - 26 novembre 2023


Terza domenica di AVVENTO

26 novembre 2023

III Settimana Diurna Laus


Domenica 26 novembre: Terza di AVVENTO


"Le profezie adempiute"


“L’impegno di tutti i cristiani è quello di “essere testimoni di Gesù”, di riempire la vita di “quel gesto” che fu tipico di Giovanni il Battista.


E’ Gesù stesso che parla chiaramente: “Voi avete inviato dei messaggeri a Giovanni ed egli ha dato testimonianza”. Proprio questa è la vocazione di Giovanni: essere testimone. Una vocazione resa ancora più comprensibile da alcuni esempi concreti. Gesù, infatti, ha detto che Giovanni “era la lampada”. Però, ha spiegato, “lui era la lampada, ma non la luce, la fiaccola che indicava dov’era la luce, lampada che indica dov’è la luce, dà testimonianza della luce”. Giovanni “è il provvisorio” e Gesù “è il definitivo”. Giovanni è il provvisorio che indica il definitivo”.


Ma proprio questa provvisorietà, questo suo “essere per”, è “la grandezza di Giovanni”. Un uomo “sempre col dito lì”, a indicare un altro. Giovanni è sempre uno che indica l’altro e apre la porta all’altra testimonianza, quella del Padre, quella che Gesù dice oggi: “Io però ho una testimonianza superiore a quella di Giovanni, quella del Padre”. E quando nel Vangelo si legge che si sentì “la voce del Padre: questo è il mio Figlio”, dobbiamo comprendere che “è stato Giovanni ad aprire questa porta”.


PAPA FRANCESCO,

Omelia santa messa, 16 dicembre 2016


 

A margine del Vangelo di Giovanni 5, (31-32) 33-39 (40)


"Voce e Parola"


“Dopo che Gesù ha proclamato il suo diritto ad operare di sabato, possiamo ora supporre una simile obiezione da parte dei “giudei”: “Tu dai testimonianza a te stesso, ma come la tua testimonianza può essere confermata? chi può rendere testimonianza che le tue opere siano quelle di Colui che le ha viste fare dal Padre?”. Ebbene Gesù affronta queste difficili domande: dalla sua parte Egli ha la testimonianza di 4 testimoni che elenca e presenta in 4 “strofe”. Nel pensiero di Gesù le 4 testimonianze sono 4 aspetti diversi di un’unica grande testimonianza di “un altro”, cioè il Padre, in suo favore.

I versetti 33-35: il primo a venire al banco dei testimoni è Giovanni il Battista, che riflette la testimonianza del Padre perché è “un uomo mandato da Dio”.

Versetto 36: subito dopo sono citati come testimoni i miracoli di Gesù, cioè “le opere che il Padre mi ha dato da compiere”. Anch’esse rappresentano la testimonianza del Padre, perché sono state date al Figlio dal Padre.

Versetti 37-38: in terzo luogo, Gesù dice che il Padre stesso ha reso testimonianza. La testimonianza del Padre consisterebbe nella qualità auto-autenticante della sua verità, una verità immediatamente riconoscibile da quelli che sono chiamati a credere, sulla scorta di quell’idea che l’evangelista Giovanni annuncerà e svilupperà nella sua Prima Lettera (1 Gv 5,9-10; 1 Gv 2,14): “questa è la testimonianza di Dio che egli ha dato riguardo al proprio Figlio. Chi crede nel Figlio di Dio, ha questa testimonianza in sé”.

Versetto 39: la quarta testimonianza sono le Scritture che chiaramente provengono da Dio e sono quindi un altro aspetto della testimonianza del Padre. Che Gesù usasse le Scritture per sfidare le autorità e provare la sua rivendicazione è senza dubbio evidente in tutta la tradizione evangelica.

Questi sono i testimoni che si presentano a favore di Gesù, eppure la triste conclusione del processo (v. 40) è che i “giudei” non sono disposti a credere in Gesù. Eppure le 4 testimonianze qui evocate dall’evangelista Giovanni – che in nessun altro luogo dei vangeli sinottici presentano una apologetica delle rivendicazioni di Gesù così stringente e così completamente sviluppata – sono il miglior risultato dell’apologetica della chiesa cristiana contro le obiezioni giudaiche a Cristo, una apologetica fondata sugli argomenti propri di Gesù, ormai però sistematizzati. Tutto il capitolo 5 si adatta benissimo allo scopo del Vangelo: quello di persuadere i cristiani ebrei a lasciare la sinagoga e a professare apertamente la loro fede in Gesù”.


Raymond E. Brown, esegeta ed esperto del Vangelo di Giovan

ni

 


Ecco la preghiera di Pace e di Benedizione

che portiamo nelle Famiglie per questo Natale


Bambino Gesù, vieni ancora tra noi e rimani con noi.

Custodisci nell’amore la nostra famiglia, aiutaci ad aver fede in Te,

rinnovaci nella speranza di un futuro di pace.

Dirigi i passi dell’umanità sulla via della pace,

proteggi i piccoli, i malati e i più deboli

e salva il mondo intero dalla follia della guerra.

E la pace di Dio: Padre e Figlio e Spirito Santo

discenda su di voi e vi benedica. AMEN


 





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13 Fopponino 26.11.2023
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