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Il Fopponino - 14 gennaio 2024

Aggiornamento: 19 gen


II Domenica dopo l'Epifania

14 gennaio 2024

II Settimana Diurna Laus


Domenica 14 GENNAIO: Mese della PACE


Sinodalità: Chiesa del terzo millennio

 

         Carissimi fratelli e sorelle,

 ancora all’inizio di quest’anno ci pare bello e significativo riprendere il discorso sulla sinodalità e lo facciamo leggendo, al riguardo, alcune riflessioni di papa Francesco.

         Anzitutto dalla Lettera al popolo di Dio del 25 Ottobre ‘23: “Per progredire nel suo discernimento la Chiesa ha assolutamente bisogno di ascoltare tutti, a cominciare dai più poveri. Ciò richiede da parte sua un cammino di conversione, che è anche cammino di lode: “Io ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, che hai nascoste queste cose ai dotti e ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli” (Luca 10, 21). Si tratta di ascoltare tutti coloro che non hanno diritto di parola nella società o che si sentono esclusi anche dalla Chiesa”.

         E poi di nuovo: “Giorno dopo giorno abbiamo sentito pressante l‘appello alla conversione pastorale e missionaria. Perché la vocazione della Chiesa è annunciare il Vangelo non concentrandosi su sé stessa, ma ponendosi al servizio dell’amore infinito con cui Dio ama il mondo” (Giovanni 3, 16). Di fronte alla domanda fatta loro su ciò che essi si aspettano dalla Chiesa in occasione di questo Sinodo alcune persone senza tetto che vivono nei pressi di piazza San Pietro hanno risposto: “Amore!”.

         E infine: “Proprio il cammino della sinodalità è il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio. Non dobbiamo avere paura di rispondere a questa chiamata. La Vergine Maria, prima nel cammino, ci accompagna nel nostro pellegrinaggio. Nelle gioie e nei dolori essa ci mostra suo Figlio e ci invita alla fiducia. E’ lui, Gesù, l’unica nostra speranza”. 

         A novembre ci siamo lasciati scrivendo che questo non è solo una riflessione e tanto meno un discorso, vuole invece essere un modo di fare e di essere la “Chiesa del terzo millennio” che ha “bisogno di ascoltare tutti” e che doni sempre “amore”.

         Ci proviamo? Sì, evidentemente, camminando insieme!

mons. Carlo e don Serafino

 

 

Dal MESSAGGIO del Santo Padre FRANCESCO per la 57.ma GIORNATA MONDIALE della PACE

Intelligenza artificiale e pace

I notevoli progressi delle nuove tecnologie dell’informazione, specialmente nella sfera digitale, presentano dunque entusiasmanti opportunità e gravi rischi, con serie implicazioni per il perseguimento della giustizia e dell’armonia tra i popoli. È pertanto necessario porsi alcune domande urgenti. Quali saranno le conseguenze, a medio e a lungo termine, delle nuove tecnologie digitali? E quale impatto avranno sulla vita degli individui e della società, sulla stabilità internazionale e sulla pace?

 

2. Il futuro dell’intelligenza artificiale tra promesse e rischi

            I progressi dell’informatica e lo sviluppo delle tecnologie digitali negli ultimi decenni hanno già iniziato a produrre profonde trasformazioni nella società globale e nelle sue dinamiche. I nuovi strumenti digitali stanno cambiando il volto delle comunicazioni, della pubblica amministrazione, dell’istruzione, dei consumi, delle interazioni personali e di innumerevoli altri aspetti della vita quotidiana. (..)

 

            Dobbiamo ricordare che la ricerca scientifica e le innovazioni tecnologiche non sono disincarnate dalla realtà e «neutrali», ma soggette alle influenze culturali. In quanto attività pienamente umane, le direzioni che prendono riflettono scelte condizionate dai valori personali, sociali e culturali di ogni epoca. (..)

 

            Questo vale anche per le forme di intelligenza artificiale.

Di essa, ad oggi, non esiste una definizione univoca nel mondo della scienza e della tecnologia. Il termine stesso, ormai entrato nel linguaggio comune, abbraccia una varietà di scienze, teorie e tecniche volte a far sì che le macchine riproducano o imitino, nel loro funzionamento, le capacità cognitive degli esseri umani. (..) L’intelligenza artificiale, quindi, deve essere intesa come una galassia di realtà diverse e non possiamo presumere a priori che il suo sviluppo apporti un contributo benefico al futuro dell’umanità e alla pace tra i popoli. Tale risultato positivo sarà possibile solo se ci dimostreremo capaci di agire in modo responsabile e di rispettare valori umani fondamentali come «l’inclusione, la trasparenza, la sicurezza, l’equità, la riservatezza e l’affidabilità». (..)

 

            La dignità intrinseca di ogni persona e la fraternità che ci lega come membri dell’unica famiglia umana devono stare alla base dello sviluppo di nuove tecnologie e servire come criteri indiscutibili per valutarle prima del loro impiego, in modo che il progresso digitale possa avvenire nel rispetto della giustizia e contribuire alla causa della pace. Gli sviluppi tecnologici che non portano a un miglioramento della qualità di vita di tutta l’umanità, ma al contrario aggravano le disuguaglianze e i conflitti, non potranno mai essere considerati vero progresso.


 

RUBRICA : “(Non) Sono solo canzonette”

 

Anche quest’anno, per questo mese di gennaio, dopo la lettura di un brano del Messaggio di papa Francesco Ti proporrò, ogni volta, una canzone che, in parole e musica, riprende quel messaggio e ne dà una sua interpretazione. Insieme all’attenta lettura delle parole sarà sempre opportuno cercare e ascoltare il brano.

 

“QUALE IMPATTO sulla VITA degli INDIVIDUI e della SOCIETA?”

 

Claudio Rocchi - LA REALTA’ NON ESISTE (1971) https://youtu.be/vbG5fAuThAU

 

Questo brano, forse il più rappresentativo del cantautore milanese, è tratto dal suo album Volo magico n. 1, una delle vette assolute di tutta la musica italiana, purtroppo - come troppo spesso accade - poco conosciuta ai più. Il 2 settembre 2013, poche settimane dopo la sua morte, Franco Battiato e Alice eseguirono questo brano all'Arena di Verona insieme all'Orchestra Filarmonica Arturo Toscanini, esibizione poi inserita nell'album” Del suo veloce volo”. Non è un caso… perché se Battiato è stato il maestro, Rocchi è stato il “maestro del maestro”, avendogli instillato diverse suggestioni che il siciliano avrebbe poi fatto sue. Sono in molti a pensare alla figura di Rocchi come a quella di un ‘guru hippy’. Ma è stato anche di più: divulgatore di tutto ciò che era peace, love & good vibrations, cantautore metropolitano, dotato di grande sensibilità mistica, in grado di parlare il linguaggio dei giovani dell’epoca, della loro sensibilità, della voglia di fuga e della non accettazione degli schemi sociali. Con suoni provenienti da svariate parti del mondo, frequentando per un certo periodo anche il mondo Hare Krishna.

 

Visto il tema sviluppato da Papa Francesco, ci è sembrato contestuale proporre una riflessione in musica sul concetto di realtà, soprattutto in relazione alla diffusione sempre più veloce, dei nuovi strumenti digitali in grado di modificarla e di distorcerla. In psicologia, l’acquisizione del senso della realtà rappresenta un fondamentale processo evolutivo di integrazione fra i dati dell’esperienza esterna e quelli dell’esperienza interiore. I relativi disturbi possono arrivare fino alla prevalenza assoluta dei prodotti della fantasia e dei disturbi percettivi, alla fuga dalla realtà, fino alla vera e propria negazione del mondo esterno. Il filosofo e matematico Cartesio sosteneva la tesi secondo cui gli uomini conoscono soltanto le idee, le rappresentazioni mentali delle cose. Ma se la nostra conoscenza è fatta solo di rappresentazioni mentali, chi ci garantisce che ad esse corrisponda, fuori di noi, qualcosa di reale? Chi ci garantisce che la realtà esterna esista? Sempre Cartesio risolveva il “problema” ricorrendo alla dimostrazione dell'esistenza di Dio, il 'garante' sulla verità delle nostre rappresentazioni.

 

 

 


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