Sesta domenica di AVVENTO
17 dicembre 2023
II Settimana Diurna Laus
Domenica 17 dicembre: Sesta di AVVENTO
"Dell’incarnazione o della divina maternità"
“La liturgia vuole prepararci al Natale, ormai alle porte, invitandoci a meditare il racconto dell’annuncio dell’Angelo a Maria. L’arcangelo Gabriele rivela alla Vergine la volontà del Signore che lei diventi la madre del suo Figlio unigenito (..)
Fissiamo lo sguardo su questa semplice fanciulla di Nazaret, nel momento in cui si rende disponibile al messaggio divino con il suo “sì”. Maria è colei che ha reso possibile l’incarnazione del Figlio di Dio (..) grazie proprio al suo “sì” umile e coraggioso. Maria ci insegna a cogliere il momento favorevole in cui Gesù passa nella nostra vita e chiede una risposta pronta e generosa. E Gesù passa. Infatti, il mistero della nascita di Gesù a Betlemme, avvenuto storicamente più di duemila anni or sono, si attua, come evento spirituale, nell’ “oggi” della liturgia.
Il Verbo, che trovò dimora nel grembo verginale di Maria, nella celebrazione del Natale viene a bussare nuovamente al cuore di ogni cristiano: passa e bussa. Ognuno di noi è chiamato a rispondere, come Maria, con un “sì” personale e sincero, mettendosi pienamente a disposizione di Dio e della sua misericordia, del suo amore.
Ci affidiamo all’intercessione di Maria nostra Madre e di san Giuseppe per vivere un Natale veramente cristiano, liberi da ogni mondanità, pronti ad accogliere il Salvatore, il Dio con noi”.
PAPA FRANCESCO,
Angelus, 11 dicembre 2014
A margine del Vangelo di Luca 1, 26 - 38a
L'arcangelo Gabriele e Maria di Nazaret
“E’ una pagina immensa che appartiene al genere letterario degli annunzi, è addirittura l’annunzio per eccellenza del Nuovo Testamento: una sintesi cristologica e mariologica, un’esaltazione di Gesù e della Madre tessuto dalla chiesa delle origini. (..)
Il v. 26 è introduttorio: segnala le circostanze di tempo e di luogo, i protagonisti del “dialogo” e le loro attribuzioni. (..) Gabriele ha come sua interlocutrice una giovane di Nazaret il cui stato è decisamente singolare: Maria è vergine (parthenos) e nello stesso tempo sposata (emnesteumene). Il suo uomo (aner) si chiama Giuseppe e di lui si tiene a sottolineare la sua provenienza regale. (..) Il fatto inusitato, rivoluzionario nella storia del popolo di Dio, dominato abitualmente da figure maschili, è che il messaggio angelico sia rivolto a una donna chiamata ad accordare la sua diretta partecipazione al piano di Dio.
Il dialogo tra i due si svolge in 3 riprese segnate da altrettanti interventi angelici e da risposte o obiezioni di Maria: ogni successivo intervento (vv. 30-33; 35-37) non fa che riprendere e ampliare il tema iniziale (v. 28). (..)
L’obiezione di Maria (v. 34) – che sembra escludere ogni intervento umano nella concezione del figlio – mira a ricordare la singolare relazione che questi è destinato ad avere con Dio. Dovrebbe aiutare soprattutto a capire chi è il figlio, oltre o più che la madre. Nello schema dell’annuncio la “concezione verginale” esprime nel modo più efficace la dipendenza e il riferimento del bambino a Dio. Maria ha avanzato riserve alla proposta angelica, ma Dio attuerà egualmente il suo disegno intervenendo con la potenza del suo Spirito (v. 35) (..) L’obiezione di Maria ha avuto una risposta, ma ella ha bisogno anche di una conferma o prova sulla verità di quanto le è stato detto. Il “segno” fa parte dello schema dell’annunzio. Qui è costituito dalla maternità miracolosa, addirittura “impossibile”, di Elisabetta (v. 36), la parente (synghenis) che ha concepito un figlio nella sua età avanzata, ma di cui Maria non è ancora a conoscenza, per questo l’angelo può presentarla come un segno. (..)
La “serva del Signore” è il nome che ella stessa si attribuisce e diventa la designazione che, nel piano di Dio, Maria riceve come compito: lei è e sarà il prototipo della Chiesa, delle sue funzioni esercitate non come poteri, ma semplicemente come servizi”.
Ortensio da Spinetoli, esegeta ed esperto del Vangelo di Luca
PREPARAZIONE al santo NATALE
per tutti i BAMBINI e i RAGAZZI del CATECHISMO
ore 17.00 in Chiesa, davanti al Presepe,
1° Incontro di preghiera “per i singoli Gruppi”
Lunedì 18: “Discepoli” - Martedì 19: “Amici” - Mercoledì 20: “Cristiani”
Giovedì 21 dicembre “per tutti i Gruppi”
ore 17.00 in Chiesa: 2° Incontro di preghiera
in Oratorio: Gioco e ore 19.15: Cena insieme
ore 20.30 in Chiesa: Rappresentazione natalizia presenti i Genitori
Al termine: Brindisi e Scambio degli Auguri in Oratorio
Domenica 24 dicembre, alle ore 16:
s. MESSA di NATALE
per i Bambini e i Ragazzi, con i Genitori e i Nonni
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