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Il Fopponino - 22 ottobre 2023


Prima Domenica dopo la Dedicazione

22 Ottobre 2023

I Settimana Diurna Laus


22 ottobre 2023: Giornata Missionaria Mondiale

"Piedi nudi e sandali in mano"

il cammino di un missionario


“Non è facile scegliere di andare con i piedi nudi e i sandali in mano, nella melma o nell’acqua putrida che è la strada quotidiana per molti fratelli nelle zone di missione. Dobbiamo aspettare che vengano loro a cercarci nella cappella o uscire e attraversare quelle strade per visitarli quando sono ammalati, quando vegliano e piangono i loro defunti nelle loro case?

Quando riusciamo ad andare a incontrarli, loro che sono abbattuti dalla vergogna per sofferenze umilianti o dalla fiacchezza fisica per i pesi che caricano, ci accolgono con una gratitudine e una serenità che ci testimoniano le Beatitudini, non proclamate a parole ma sentite sulla pelle e che il nostro cuore, silenziosamente, ascolta.

Quante volte la realtà ci costringe a pensare: quali sono gli ambienti, i luoghi, le persone che non bisogna evangelizzare se è vero il comando di Gesù: “andate in tutto il mondo, predicate il Vangelo ad ogni creatura”? E le bocche di fumo (pericolosi punti di distribuzione della droga) che occorre superare per entrare nelle favelas, e le case oscure e piccole in cui ci invitano ad entrare coppie non sposate in Chiesa, dove si incontrano figli omoaffettivi uniti con il loro compagno, che curano con delicatezza e assoluta fedeltà il vecchio genitore, o donne che si distruggono eroicamente per dare un po’ di dignità al loro compagno incurabile. E sentono l’umiliazione di non essere ‘regolari’ per la Chiesa.

Quante volte, aspettando che lo Spirito Santo ci raggiunga per illuminarci sulla strada da prendere, sulle parole da dire, invochiamo la presenza di Maria, madre “dos caminheros”, che confortò gli Apostoli nell’attesa del Cenacolo. Ci sorprende il carinho (affetto e delicato rispetto) che il Popolo di Dio nordestino ha per Nossa Senhora. La tenerezza e la confidenza, così presente e forte nella mentalità del popolo brasiliano, e che noi interpretiamo come mescolanza di sincretismo religioso, di proiezioni psicanalitiche, che sono fortemente compresenti nelle devozioni popolari. Questionano alla base la nostra teologia e pastorale. Forse Gesù non li ha ancora raggiunti, ma Maria sta già camminando con loro”.

don Sandro Corazza

missionario nel Nordest del Brasile per 23 anni

 

MESSAGGIO del SANTO PADRE FRANCESCO

per la 97ma GIORNATA MISSIONARIA MONDIALE 2023


"Cuori ardenti, piedi in cammino"


Cari fratelli e sorelle!

Per la Giornata Missionaria Mondiale di quest’anno ho scelto un tema che prende spunto dal racconto dei discepoli di Emmaus, nel Vangelo di Luca (24,13-35): «Cuori ardenti, piedi in cammino». (..) Nel racconto cogliamo la trasformazione dei discepoli da alcune immagini suggestive: cuori ardenti per le Scritture spiegate da Gesù, occhi aperti nel riconoscerlo e, come culmine, piedi in cammino. Meditando su questi tre aspetti, che delineano l’itinerario dei discepoli missionari, possiamo rinnovare il nostro zelo per l’evangelizzazione nel mondo odierno.


1. Cuori ardenti «quando ci spiegava le Scritture».

La Parola di Dio illumina e trasforma il cuore nella missione.


(..) Ed ecco, «mentre conversavano e discutevano insieme, Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro» (v. 15). Come all’inizio della vocazione dei discepoli, anche ora nel momento del loro smarrimento, il Signore prende l’iniziativa di avvicinarsi ai suoi e camminare al loro fianco. Nella sua grande misericordia, Egli non si stanca mai di stare con noi, malgrado i nostri difetti, i dubbi, le debolezze, nonostante la tristezza e il pessimismo ci inducano a diventare «stolti e lenti di cuore» (v. 25), gente di poca fede.

Oggi come allora, il Signore risorto è vicino ai suoi discepoli missionari e cammina accanto a loro, specialmente quando si sentono smarriti, scoraggiati, impauriti di fronte al mistero dell’iniquità che li circonda e li vuole soffocare. (..) Esprimo la mia vicinanza in Cristo a tutti i missionari e le missionarie nel mondo, in particolare a coloro che attraversano un momento difficile: il Signore risorto, carissimi, è sempre con voi e vede la vostra generosità e i vostri sacrifici per la missione di evangelizzazione in luoghi lontani. Non tutti i giorni della vita sono pieni di sole, ma ricordiamoci sempre delle parole del Signore Gesù ai suoi amici prima della passione: «Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!» (Gv 16,33). (..)

Lasciamoci dunque sempre accompagnare dal Signore risorto che (..) ci illumini e ci trasformi, affinché possiamo annunciare al mondo il suo mistero di salvezza con la potenza e la sapienza che vengono dal suo Spirito.


2. Occhi che «si aprirono e lo riconobbero» nello spezzare il pane.

Gesù nell’Eucaristia è culmine e fonte della missione.


I cuori ardenti per la Parola di Dio spinsero i discepoli di Emmaus a chiedere al misterioso Viandante di restare con loro sul far della sera. E, intorno alla mensa, i loro occhi si aprirono e lo riconobbero quando Lui spezzò il pane. L’elemento decisivo che apre gli occhi dei discepoli è la sequenza delle azioni compiute da Gesù: prendere il pane, benedirlo, spezzarlo e darlo a loro. Sono gesti ordinari di un capofamiglia ebreo, ma, compiuti da Gesù Cristo con la grazia dello Spirito Santo, rinnovano per i due commensali il segno della moltiplicazione dei pani e soprattutto quello dell’Eucaristia, sacramento del Sacrificio della croce. Ma proprio nel momento in cui riconoscono Gesù in Colui-che-spezza-il-pane, «egli sparì dalla loro vista» (Lc 24,31). Questo fatto fa capire una realtà essenziale della nostra fede: Cristo che spezza il pane diventa ora il Pane spezzato, condiviso con i discepoli e quindi consumato da loro. (..) E dunque ogni discepolo missionario è chiamato a diventare, come Gesù e in Lui, grazie all’azione dello Spirito Santo, colui-che-spezza-il-pane e colui-che-è-pane-spezzato per il mondo.

Per portare frutto dobbiamo restare uniti a Lui (cfr Gv 15,4-9). E questa unione si realizza attraverso la preghiera quotidiana, in particolare nell’adorazione, nel rimanere in silenzio alla presenza del Signore, che rimane con noi nell’Eucaristia.


3. Piedi in cammino, con la gioia di raccontare il Cristo Risorto.

L’eterna giovinezza di una Chiesa sempre in uscita.


Dopo aver aperto gli occhi, riconoscendo Gesù nello «spezzare il pane», i discepoli «partirono senza indugio e fecero ritorno a Gerusalemme» (Lc 24,33). Questo andare in fretta, per condividere con gli altri la gioia dell’incontro con il Signore, manifesta che «la gioia del Vangelo riempie il cuore e la vita intera di coloro che si incontrano con Gesù. (..) Con Gesù Cristo sempre nasce e rinasce la gioia». Non si può incontrare davvero Gesù risorto senza essere infiammati dal desiderio di dirlo a tutti. Perciò, la prima e principale risorsa della missione sono coloro che hanno riconosciuto Cristo risorto, nelle Scritture e nell’Eucaristia, e che portano nel cuore il suo fuoco e nello sguardo la sua luce. (..) L’immagine dei “piedi in cammino” ci ricorda ancora una volta la perenne validità della missio ad gentes, la missione data alla Chiesa dal Signore risorto di evangelizzare ogni persona e ogni popolo sino ai confini della terra. Oggi più che mai l’umanità, ferita da tante ingiustizie, divisioni e guerre, ha bisogno della Buona Notizia della pace e della salvezza in Cristo. Colgo pertanto questa occasione per ribadire che «tutti hanno il diritto di ricevere il Vangelo. I cristiani hanno il dovere di annunciarlo senza escludere nessuno, non come chi impone un nuovo obbligo, bensì come chi condivide una gioia .. ». La conversione missionaria rimane l’obiettivo principale che dobbiamo proporci come singoli e come comunità, perché «l’azione missionaria è il paradigma di ogni opera della Chiesa». (..)

L’urgenza dell’azione missionaria della Chiesa comporta naturalmente una cooperazione missionaria sempre più stretta di tutti i suoi membri ad ogni livello. Questo è un obiettivo essenziale del percorso sinodale che la Chiesa sta compiendo con le parole-chiave comunione, partecipazione, missione. Tale percorso non è sicuramente un piegarsi della Chiesa su sé stessa; (..) È piuttosto un mettersi in cammino come i discepoli di Emmaus, ascoltando il Signore Risorto che sempre viene in mezzo a noi per spiegarci il senso delle Scritture e spezzare il Pane per noi, affinché possiamo portare avanti con la forza dello Spirito Santo la sua missione nel mondo. (..)

Ripartiamo dunque anche noi, illuminati dall’incontro con il Risorto e animati dal suo Spirito. Ripartiamo con cuori ardenti, occhi aperti, piedi in cammino, per far ardere altri cuori con la Parola di Dio, aprire altri occhi a Gesù Eucaristia, e invitare tutti a camminare insieme sulla via della pace e della salvezza che Dio in Cristo ha donato all’umanità.

Santa Maria del cammino, Madre dei discepoli missionari di Cristo e Regina delle missioni, prega per noi!


Roma, San Giovanni in Laterano, 6 gennaio 2023, Solennità dell’Epifania del Signore.


FRANCESCO

 









 

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