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Il Fopponino del 29 Giugno 2025

  • Immagine del redattore: Fopponino Milano
    Fopponino Milano
  • 9 ore fa
  • Tempo di lettura: 7 min

Terza dopo Pentecoste

29 Giugno 2025

IV Settimana Diurna Laus


Domenica 29 Giugno 2025

      

 “Il tempo che passa”

          Carissimi fratelli e sorelle,

in questi giorni, terminata la scuola (a parte chi sta facendo gli esami) e l’estate che avanza – se ne sente l’afa e il calore! – con le meritate vacanze volge a compimento l’anno sociale 2024/2025. In questo frangente avverto l’esigenza di dare uno sguardo e un valore al tempo che passa che, pur nell’usuale e costante ritorno di mesi e di settimane, di giorni domenicali e feriali, di periodi e di feste liturgiche come sempre, è stato per me un tempo diverso, direi piuttosto singolare, unico.

          Sì, come vi scrivevo in ottobre dopo la partenza di don Emilio: “ora sono solo”, sono stato tra voi l’unico prete … per tutti questi mesi ... quasi come una “scalata in solitaria”. Vi confido infatti un messaggio che ho ricevuto proprio in questi giorni: “Voglio pensare il tuo essere prete un altro anno tra noi e per noi. Un anno sempre nuovo, magari faticoso, una “scalata in solitaria” che forse non ti aspettavi. Ma hai saputo arrivare in cima, godere dei compagni e delle compagne di viaggio che hai incontrato nella quotidianità e soprattutto contare sempre “sull’amante, l’amato, l’amore”: la Trinità. Che il Signore ti faccia continuare con forza, coraggio e tanto amore il tuo ministero tra noi”.

          Bello, un messaggio–augurio davvero bello che mi ha fatto guardare al tempo passato di quest’anno sì con fatica, ma con grande consolazione e pace; e insieme mi ha incoraggiato a guardare avanti: a guardare al tempo futuro non solo con la speranza di non essere più solo, e quindi di non essere più l’unico prete, tra voi e per voi; bensì, avendo ricevuto segnali promettenti, che a settembre potrò nuovamente accogliere un confratello per vivere e condividere nel tempo l’azione pastorale e così continuare ad “immaginare e prefigurare il futuro, specie quello della mia e nostra amata Chiesa milanese”.

          Sono certo che il tempo che passa vive consapevolmente nel mio animo e porta ancora e sempre frutti perché esiste come memoria e presenza, e rimane aperto nell’attesa e alla sorpresa. Dentro di me come dentro la tua vita, nell’animo di ciascuno di noi.

    don Serafino

        

Nel Libro undicesimo delle CONFESSIONI sant’Agostino, a partire dal primo versetto del libro della Genesi (“In principio Dio creò il cielo e la terra”) riflette e scrive su “Il tempo”. Ne riporto un’ampia parte per la tua lettura, con il mio invito ad accostare personalmente tutto il testo.

Il tempo .. cos’è?

          Un'obiezione

Non sono forse pieni della loro vecchiezza quanti ci dicono: "Cosa faceva Dio prima di fare il cielo e la terra? Se infatti stava ozioso senza operare, perché anche dopo non rimase sempre nello stato primitivo, sempre astenendosi dall'operare? (..)

 

          Tempo ed eternità

Quanti parlano così non ti comprendono ancora, o sapienza di Dio, luce delle menti. Non comprendono ancora come nasce ciò che nasce da te e in te. Vorrebbero conoscere l'eterno, ma la loro mente volteggia ancora vanamente nel flusso del passato e del futuro. Chi la tratterrà e la fisserà, affinché, stabile per un poco, colga per un poco lo splendore dell'eternità sempre stabile, la confronti con il tempo mai stabile, e veda come non si possa istituire un confronto, come il tempo dura per il passaggio di molte brevi durate, che non possono svolgersi simultaneamente, mentre nell'eternità nulla passa, ma tutto è presente, a differenza del tempo, mai tutto presente; come il passato sia sempre sospinto dal futuro, e il futuro segua sempre al passato, e passato e futuro nascano e fluiscano sempre da Colui che è l'eterno presente? (..)

 

          Dio non faceva alcunché

Ecco come rispondo a chi chiede: "Cosa faceva Dio prima di fare il cielo e la terra".

(..) dico che tu, Dio nostro, sei il creatore di ogni cosa creata; e se col nome di cielo e terra s'intende ogni cosa creata, arditamente dico: "Dio, prima di fare il cielo e la terra, non faceva alcunché". Infatti, se faceva qualcosa, che altro faceva, se non una creatura? Oh, se io sapessi quanto desidero con mio vantaggio di sapere, allo stesso modo come so che non esisteva nessuna creatura avanti la prima creatura!

 

          Non v'è tempo senza creazione

(..) Tu dunque sei l'iniziatore di ogni tempo, e se ci fu un tempo prima che tu creassi il cielo e la terra, non si può dire che ti astenevi dall'operare. Anche quel tempo era opera tua, e non poterono trascorrere tempi prima che tu avessi creato un tempo. Se poi prima del cielo e della terra non esisteva tempo, perché chiedere cosa facevi allora? Non esisteva un allora dove non esisteva un tempo. (..) Tu creasti tutti i tempi, e prima di tutti i tempi tu sei, e senza alcun tempo non vi era tempo.

 

          Il concetto di tempo

Non ci fu dunque un tempo, durante il quale avresti fatto nulla, poiché il tempo stesso l'hai fatto tu; e non vi è un tempo eterno con te, poiché tu sei stabile, mentre un tempo che fosse stabile non sarebbe tempo. Cos'è il tempo? Chi saprebbe spiegarlo in forma piana e breve? Chi saprebbe formarsene anche solo il concetto nella mente, per poi esprimerlo a parole? Eppure, quale parola più familiare e nota del tempo ritorna nelle nostre conversazioni? Quando siamo noi a parlarne, certo intendiamo, e intendiamo anche quando ne udiamo parlare altri. Cos'è dunque il tempo? Se nessuno m'interroga, lo so; se volessi spiegarlo a chi m'interroga, non lo so. Questo però posso dire con fiducia di sapere: senza nulla che passi, non esisterebbe un tempo passato; senza nulla che venga, non esisterebbe un tempo futuro; senza nulla che esista, non esisterebbe un tempo presente. Due, dunque, di questi tempi, il passato e il futuro, come esistono, dal momento che il primo non è più, il secondo non è ancora? E quanto al presente, se fosse sempre presente, senza tradursi in passato, non sarebbe più tempo, ma eternità. Se dunque il presente, per essere tempo, deve tradursi in passato, come possiamo dire anche di esso che esiste, se la ragione per cui esiste è che non esisterà? Quindi non possiamo parlare con verità di esistenza del tempo, se non in quanto tende a non esistere. (..) Il passato non è più, il futuro non è ancora. (..) Eppure bisogna concludere che tanto il futuro quanto il passato sono.

 

          Presenza del passato e del futuro

Se il futuro e passato sono, desidero sapere dove sono. Se ancora non riesco, so tuttavia che, ovunque siano, là non sono né futuro né passato, ma presente. Futuro anche là, il futuro là non esisterebbe ancora; passato anche là, il passato là non esisterebbe più. Quindi ovunque sono, comunque sono, non sono se non presenti. Nel narrare fatti veri del passato, non si estrae già dalla memoria la realtà dei fatti, che sono passati, ma le parole generate dalle loro immagini, quasi orme da essi impresse nel nostro animo mediante i sensi al loro passaggio. Così la mia infanzia, che non è più, è in un tempo passato, che non è più; ma quando la rievoco e ne parlo, vedo la sua immagine nel tempo presente, poiché sussiste ancora nella mia memoria. Se sia analogo anche il caso dei fatti futuri che vengono predetti, se cioè si presentano come già esistenti le immagini di cose ancora inesistenti, confesso, Dio mio, di non saperlo. So però questo, che sovente premeditiamo i nostri atti futuri, e che tale meditazione è presente, mentre non lo è ancora l'atto premeditato, poiché futuro. Solo quando l'avremo intrapreso, quando avremo incominciato ad attuare il premeditato, allora esisterà l'atto, poiché allora non sarà futuro, ma presente.

 

          Un'inesattezza del linguaggio corrente

Un fatto è ora limpido e chiaro: né futuro né passato esistono. È inesatto dire che i tempi sono tre: passato, presente e futuro. Forse sarebbe esatto dire che i tempi sono tre: presente del passato, presente del presente, presente del futuro. Queste tre specie di tempi esistono in qualche modo nell'animo e non le vedo altrove: il presente del passato è la memoria, il presente del presente la visione, il presente del futuro l'attesa. Mi si permettano queste espressioni, e allora vedo e ammetto tre tempi, e tre tempi ci sono. Si dica ancora che i tempi sono tre: passato, presente e futuro, secondo l'espressione abusiva entrata nell'uso; si dica pure così: vedete, non vi bado, non contrasto né biasimo nessuno, purché si comprenda ciò che si dice: che il futuro ora non è, né il passato. Di rado noi ci esprimiamo esattamente; per lo più ci esprimiamo inesattamente, ma si riconosce cosa vogliamo dire”.

Agostino di Ippona



AVVISI DELLA SETTIMANA

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DOMENICA 29 GIUGNO: Terza dopo Pentecoste

Orario delle s. Messe

8.30 (al Fopponino) – 10 e 11.30 (in Chiesa) – 18.30 (al Fopponino)

Giornata della Carità del Papa 2025

“Spera nel Signore, sii forte, si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore” 

(Salmo 27,14)

“Aiutiamo il Papa ad aiutare in ogni momento con un piccolo gesto”

 

“Prima la tristezza per la morte dell’amato Papa Francesco, poi la gioia per l’elezione di Leone XIV a successore di Pietro, Vescovo della Chiesa che è in Roma, chiamata a presiedere nella carità la Chiesa universale. Abbiamo ancora negli occhi le immagini della sua prima benedizione dalla Loggia della Basilica di san Pietro, accompagnata da un saluto caloroso: “Senza paura, uniti mano nella mano con Dio e tra di noi andiamo avanti! Siamo discepoli di Cristo. Cristo ci precede. Il mondo ha bisogno della sua luce”. Insieme, come Chiese in Italia e in comunione con le altre Chiese sparse nel mondo, rinnoviamo la nostra adesione alla sequela del Signore. Sì, camminiamo insieme per edificare “una Chiesa sinodale, una Chiesa che cammina, una Chiesa che cerca sempre la pace, che cerca sempre la carità, che cerca sempre di essere vicino specialmente a coloro che soffrono” (..) Anche con la Giornata per la Carità del Papa, vogliamo assicurare a Leone XIV il nostro impegno per costruire ponti di dialogo, per soccorrere l’umanità sofferente, per essere a servizio degli ultimi e dei più bisognosi”

Dal Messaggio della CEI per la Giornata della Carità del Papa - 2025

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Durante la s. Messa delle ore 11.30 partecipazione delle Coppie

a conclusione del Percorso in preparazione al Matrimonio

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29 Giugno – 5 Luglio, partenza per Costa Volpino (BG):

è la vacanza del GRUPPO MEDIE!

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Lunedì 30 giugno, Solennità ss. Pietro e Paolo, Apostoli

ore 18.30 s. Messa per i DEFUNTI del mese di GIUGNO:

NIDASIO Daniela (‘47), FORNASARI Bianca (‘30)

e ZUCCHELLI Maria Vittoria (‘35)

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DOMENICA 6 LUGLIO: Quarta dopo Pentecoste

Orario delle s. Messe

8.30 (al Fopponino) –  11 (in Chiesa) – 18.30 (al Fopponino)

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Ore 16.00 nell’antica Chiesa del Fopponino:

NORTHERN LIGHTS 

Il CORO BYRD esegue una rassegna di Brani Musicali Contemporanei


 

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