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Il Fopponino - 28 gennaio 2024


IV Domenica dopo l'Epifania

28 gennaio 2024

IV Settimana Diurna Laus


Domenica 28 GENNAIO: Mese della PACE

La Pace comincia in Famiglia

 

       Carissimi tutti, fratelli e sorelle, giovani e adulti,

   è così strano e mi lascia inquieto il prolungato silenzio e l’assenza di iniziative a favore della pace e contro la follia della guerra: nelle piazze gli  studenti non si fanno sentire, gli adulti sono diversamente impegnati e preoccupati, le Istituzioni al più lavorano nel sommerso: insomma “si tace la Pace”. Unica voce, poco ascoltata, quella di Papa Francesco che invece non perde occasione per far risuonare il suo grido anzitutto contro i fabbricanti e i trafficanti di armi e poi contro la guerra, contro ogni guerra, follia dell’umanità, guerra che solo distrugge e rende ancora più difficile la ricostruzione non tanto degli edifici quanto invece e specialmente delle coscienze.

 

         Qui, nel nostro quartiere di Porta Vercellina e per la nostra Comunità cristiana, avremo 2 iniziative straordinarie, da non perdere: domenica 28 la presentazione del premio/concorso riservato agli studenti dell’Istituto Moreschi “la Pace motore della storia”; lunedì 29 la serata/incontro con l’Associazione “Rondine Cittadella della Pace” per conoscere e apprezzare il “Metodo Rondine” capace di favorire la gestione e la risoluzione dei conflitti attraverso il dialogo sviluppando con la consapevolezza critica la crescita relazionale ed emotiva delle persone, specie adolescenti e giovani.

 

         Oggi, domenica della Famiglia, cominciamo dalle nostre famiglie a praticare la pace: sia una buona occasione per parlare tra genitori e figli e raccontare, da adulti, il nostro impegno giovanile per la pace; sia una buona occasione per chiedere della pace e ascoltare i figli portandoli fuori dal loro silenzio, una buona occasione per una preghiera insieme o un gesto condiviso o uno scritto che diventi messaggio a dire che la pace ci importa, mi riguarda e ci impegna tutti.

         Sì, la Pace comincia in Famiglia!

don Serafino

 

Dal MESSAGGIO del Santo Padre FRANCESCO per la 57.ma GIORNATA MONDIALE della PACE

Intelligenza artificiale e pace

6. Trasformeremo le spade in vomeri?

         In questi giorni, guardando il mondo che ci circonda, non si può sfuggire alle gravi questioni etiche legate al settore degli armamenti.

La possibilità di condurre operazioni militari attraverso sistemi di controllo remoto ha portato a una minore percezione della devastazione da essi causata e della responsabilità del loro utilizzo, contribuendo a un approccio ancora più freddo e distaccato all’immensa tragedia della guerra. La ricerca sulle tecnologie emergenti nel settore dei cosiddetti “sistemi d’arma autonomi letali”, incluso l’utilizzo bellico dell’intelligenza artificiale, è un grave motivo di preoccupazione etica. I sistemi d’arma autonomi non potranno mai essere soggetti moralmente responsabili: l’esclusiva capacità umana di giudizio morale e di decisione etica è più di un complesso insieme di algoritmi, e tale capacità non può essere ridotta alla programmazione di una macchina che, per quanto “intelligente”, rimane pur sempre una macchina.

Per questo motivo, è imperativo garantire una supervisione umana adeguata, significativa e coerente dei sistemi d’arma.

         Non possiamo nemmeno ignorare la possibilità che armi sofisticate finiscano nelle mani sbagliate, facilitando, ad esempio, attacchi terroristici o interventi volti a destabilizzare istituzioni di governo legittime. Il mondo, insomma, non ha proprio bisogno che le nuove tecnologie contribuiscano all’iniquo sviluppo del mercato e del commercio delle armi, promuovendo la follia della guerra. Così facendo, non solo l’intelligenza, ma il cuore stesso dell’uomo, correrà il rischio di diventare sempre più “artificiale”. (..)  

         In un’ottica più positiva, se l’intelligenza artificiale fosse utilizzata per promuovere lo sviluppo umano integrale, potrebbe introdurre importanti innovazioni nell’agricoltura, nell’istruzione e nella cultura, un miglioramento del livello di vita di intere nazioni e popoli, la crescita della fraternità umana e dell’amicizia sociale. In definitiva, il modo in cui la utilizziamo per includere gli ultimi, cioè i fratelli e le sorelle più deboli e bisognosi, è la misura rivelatrice della nostra umanità.

Uno sguardo umano e il desiderio di un futuro migliore per il nostro mondo portano alla necessità di un dialogo interdisciplinare finalizzato a uno sviluppo etico degli algoritmi – l’algor-etica –, in cui siano i valori a orientare i percorsi delle nuove tecnologie. Le questioni etiche dovrebbero essere tenute in considerazione fin dall’inizio della ricerca, così come nelle fasi di sperimentazione, progettazione, produzione, distribuzione e commercializzazione. Questo è l’approccio dell’etica della progettazione, in cui le istituzioni educative e i responsabili del processo decisionale hanno un ruolo essenziale da svolgere.

 

        

 

RUBRICA : “(Non) Sono solo canzonette”

 

“TRASFORMEREMO le SPADE in VOMERI?”

 

Marvin Gaye –  WHAT’S GOING ON? (1971)

 

Il focus di questa domenica è dedicato al dualismo guerra e pace, tema drammaticamente di costante attualità. Tra le numerosissime canzoni dedicata a questo argomento, la scelta è caduta su What’s Going On? di Marvin Gaye.

Un artista - superficialmente - considerato solo un grande testimone della scena soul e R&B che, invece, ebbe modo di rivelare anche una spiccata vena autorale su temi sociali e politici. Il brano rappresenta una meditazione sui problemi del mondo, segnando un cambio di rotta nel suo stile musicale, staccandosi dallo stile pop che aveva contraddistinto la sua produzione fino a quel punto. Il titolo è traducibile in “come ti va, che si dice?”, un saluto diffuso fra gli afroamericani, ma estrapolato dal contesto gergale assume un significato più profondo. La domanda “che succede?” era la sintesi estrema dello smarrimento di Gaye di fronte ai destini della nazione e alle lettere ricevute dal fratello minore, combattente in Vietnam.

 

Contenuta nell’album omonimo, What's Going On? segna un vero e proprio spartiacque per la musica soul… e non solo per essa. Non più singoli zuccherosi, romanticismo spinto all'estremo, falsetti a profusione, ma la strada, il ghetto, la povertà, la guerra del Vietnam, persino l'ecologia che entrano prepotentemente nelle canzoni: insomma, una piccola grande rivoluzione!

Ripresa successivamente da numerosi artisti, What’s Going On? è stata inserita dall’autorevole rivista Rolling Stone tra le “500 migliori canzoni di tutti i tempi”.

 

Madre, madre,                                 ci sono troppe di voi che piangono.

Fratello, fratello, fratello,                  ci sono troppi di voi che muoiono.

Sai che dobbiamo trovare un modo per portare un po’ di amore qui oggi.

Padre, padre,                                   non abbiamo bisogno di inasprirci.

Vedi, la guerra non è la soluzione   perché solo l’amore può conquistare l’odio.

Sai che dobbiamo trovare un modo per portare un po’ di amore qui oggi.

Picchetti e cartelli di protesta           non punirmi con brutalità.

Parla con me, così potrai capire:

Oh, cosa sta succedendo?           Cosa sta succedendo?

Sì, cosa sta succedendo?             Ah, cosa sta succedendo?

Madre, madre                                  tutti pensano che abbiamo torto.

Oh, ma chi sono loro per giudicarci solo perché i nostri capelli sono lunghi

Oh, sai che dobbiamo trovare un modo

per portare un po’ di comprensione qui oggi.

 

 

Playlist sul tema "Trasformaremo le spade in vomeri"

Per approfondire ascolta anche:

 

* “Masters of war” di Bob Dylan (1963)

* “la guerra di Piero” di Fabrizio De Andrè (1966)

* “Auschwitz” di Francesco Guccini (1967)

* “Give peace a chance” di John Lennon (1969)

* “A cosa serve la guerra” di Edoardo ed Eugenio Bennato (2003)

 

 

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