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Il Fopponino - 5 novembre 2023

Aggiornamento: 6 nov 2023


Domenica di Cristo Re

5 novembre 2023

III Settimana Diurna Laus


Domenica 5 novembre: Festa di Gesù Cristo Re

"Sinodalità": per una Chiesa sinodale


Carissimi fratelli e sorelle


da tempo papa Francesco ci stimola a ricuperare e a vivere il nostro essere Chiesa in termini nuovi o rinnovati: la parola che egli ci indica è “sinodalità”.

Ma che cosa significa sinodalità applicata alla Chiesa?

Dice e fa riferimento a “sinodo”, che letteralmente significa “camminare insieme” nella Chiesa, e proprio per questo riguarda non solo una “categoria” di cristiani ma per davvero e sempre “tutti i battezzati”. Infatti, mentre il Concilio Vaticano II – nella Costituzione Lumen Gentium – spiega e chiede la “collegialità” della Chiesa in riferimento ai soli Vescovi, Papa Francesco invece parla e chiede la “sinodalità” della Chiesa in riferimento a tutti i Battezzati .. Vescovi compresi! Così il Papa desidera risvegliare in noi questa consapevolezza: siamo tutti chiamati non solo ad essere e a formare la Chiesa di Cristo, ma pure a camminare insieme come “Chiesa in uscita”, perché la Chiesa viva e manifesti oggi la sua missione.

Ora noi ci chiediamo: questo invito vale per le singole parrocchie?

La risposta, senza esitazioni, è certamente Sì!

E tutto questo cosa implica? Dobbiamo avere la lucidità e il coraggio di chiedercelo. Anch’io, come vostro parroco, mi sottometto per primo a questo esame di coscienza. Onestamente riconosco che molte “cose” le stiamo già facendo e bene; forse però possiamo pensare e sperimentare qualche altra iniziativa per rendere, ad esempio, più “attraenti”, partecipate e significative le nostre celebrazioni liturgiche e i nostri incontri parrocchiali. Senza dimenticare quanti abitano qui, nelle vie e nelle case che compongono la nostra parrocchia, e “non frequentano” la Chiesa: se vogliamo essere una Chiesa sinodale non possiamo evitare questo interrogativo.

Ci proviamo? Sì, evidentemente, camminando insieme!


mons. Carlo e don Serafino

 

A PROPOSITO del SINODO (seconda parte)


"Una Chiesa che riscopre se stessa"


Un lungo cammino davanti


Si è solo all’inizio: “stiamo cercando di imparare un modo nuovo di vivere le relazioni, ascoltandoci gli uni gli altri per ascoltare e seguire la voce dello Spirito. Abbiamo aperto le nostre porte, abbiamo offerto la possibilità a tutti di partecipare, abbiamo tenuto conto delle esigenze e dei suggerimenti di tutti. Vogliamo contribuire insieme a costruire la Chiesa dove tutti si sentano a casa, dove nessuno sia escluso” sono le parole di papa Francesco che confermano la novità e la bontà di quanto finora realizzato nel percorso sinodale.

Le risposte ai problemi sollevati, che sono elencati nell’Istrumentum Laboris (IL), arriveranno se si manterrà fede allo stile sinodale, fatto di condivisione, ascolto dello Spirito e conversione. Il Sinodo non è di certo simile a un Parlamento che spesso raccoglie le opinioni e adotta il criterio della maggioranza o del compromesso. “Il protagonista del Sinodo è lo Spirito Santo”, ricorda ancora il Papa.


Un metodo per conversare


Il metodo scelto per procedere nei lavori durante il Sinodo di ottobre 2023 è quello affinato durante la prima fase nelle diverse Chiese locali, chiamato “conversazione nello Spirito”.

Così spiega padre Giacomo Costa, consultore della Segreteria generale del Sinodo, la dinamica di questa conversazione: “Si articola in tre passaggi fondamentali, da declinare nelle diverse situazioni. Il primo è dedicato alla presa di parola da parte di ciascuno, a partire dalla propria esperienza riletta nella preghiera durante il tempo della preparazione. Il secondo passaggio punta a costruire legami: ciascuno prende la parola per esprimere che cosa durante l’ascolto lo ha toccato più profondamente e quando ha sentito lo Spirito Santo far risuonare la propria voce; questo è possibile quanto più ciascuno coltiva la familiarità con il Signore, attraverso la meditazione della Parola e la vita sacramentale, crescendo così nella capacità di riconoscere la Sua voce. Infine il terzo passaggio, sempre sotto la guida dello Spirito Santo, si identificano i punti chiave emersi durante la conversazione e si raccolgono i frutti del lavoro comune, in vista del passaggio all’azione; in particolare si punta a raggiungere un consenso inclusivo, in cui ciascuno possa sentirsi rappresentato, senza trascurare i punti di vista marginali né trascurare i punti in cui emerge un dissenso, che non va eliminato ma sottoposto a discernimento”.

Nella conversazione spirituale non ci sono né vincitori né vinti. Non è una lotta “ideologica”, dove ognuno cerca di imporre i propri criteri e le proprie idee, quanto piuttosto una ricerca comune del consenso attraverso un processo di dialogo, nel rispetto delle differenze. In un mondo dove i dibattiti spesso degenerano nelle contrapposizioni e polarizzazioni, la “conversione nello Spirito” offre l’alternativa ecclesiale che promuove la partecipazione attiva, la disponibilità all’ascolto dell’altro e il discernimento spirituale.

L’inizio dell’Assemblea sinodale coincide con l’avvio delle altre due fasi sapienziale e profetica che fanno tesoro di quanto emerso nei due anni precedenti di ascolto per arrivare al discernimento e fare delle scelte. Il cammino è avviato, la sfida è continuare a farlo con lo stesso entusiasmo ancora tutti insieme”.


fra Riccardo Giacon

Direttore del Mensile san Francesco Patrono d’Italia


 

La Benedizione alle Famiglie:

“metà” questo Natale, “metà” la prossima Pasqua


Ritorna il tradizionale appuntamento della Visita alle Famiglie nel segno di un incontro breve, vissuto come piccolo grande momento di preghiera di Benedizione e di Auguri per un “Buon Natale e Felice Anno Nuovo”.

Confermo poi la Benedizione “metà” per il Natale, “metà” per la Pasqua come un “gesto missionario di Chiesa” che non solo opera “per” e “con” la gente, ma continua ad essere e a restare viva e attenta “tra” la gente! Così come confermo il desiderio di voler incontrare tutte le famiglie che compongono la nostra Comunità parrocchiale, prima di questo Natale verranno visitate quelle che abitano nelle seguenti piazze o vie: Altino, p.zza Ambrosoli, Caprera, del Caravaggio, Coni Zugna, p.zza De Meis, sant’Eusebio, Giovio, Lipari, Mauri, s. Michele del Carso, Panizza, Papiniano, Polibio, Porta Vercellina, Salutati, Settimio Severo, Verga e p.zza Vesuvio

E le altre persone e famiglie?

Coloro che abitano in queste altre vie o piazze: p.zza Aquileia, p.zzale Baracca, Biffi, Cantoni, Cimarosa, De Alessandri, Dezza, Dugnani, Ferrario, Foppa, Motta, p.zza Po, Soresina e Corso Vercelli, saranno visitate e benedette prima della prossima Pasqua, nel tempo della Quaresima del 2024.

don Serafino





 


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