III Domenica di Avvento
1 Dicembre 2024
III Settimana Diurna Laus
1 Dicembre: Terza Domenica di Avvento
“Riconciliati con Dio mediante Cristo”
Nessun luogo senza la Presenza
“Perché Dio ha parlato in mezzo a un roveto? Per insegnarti che non c’è alcun luogo senza la Presenza, persino un roveto ..”
Dal Vangelo di Luca (7, 22)
“Andate e riferite a Giovanni ciò che avete visto e udito: i ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciata la buona notizia”.
“Il Salvatore Gesù, nei confronti del quale vogliamo rinnovare l’attenzione e il senso dell’attesa, ci ha mostrato il volto del Padre, Dio, che non ritiene nessun luogo impenetrabile dalla sua Presenza che salva; anzi, si china proprio sulla piccolezza, sull’umanità affaticata e sofferente, per annunciare la prospettiva di pienezza e di liberazione che attende tutti, nessuno escluso. Ciò che è più basso e privo di valore è luogo della ricerca di Dio, è luogo della sua Presenza, è spazio in cui Dio si spende e si fa incontrabile. In fondo, questo è il mistero dell’Incarnazione, in cui la storia povera e malata di questa umanità è assunta in pienezza dal Figlio, dalla Parola che si fa carne fragile e mortale; questo nostro vivere è percorso da Dio, è abitato fino in fondo, senza limitazioni. Per questo, l’Avvento può distendersi per noi soprattutto come tempo di commossa attesa e di celebrazione della vicinanza di Dio, conosciuta in Gesù, luce che splende nelle tenebre, per illuminare ogni cosa e rivelarla come luogo della Presenza”.
Orazio Antoniazzi, collaboratore Caritas Ambrosiana
Preghiera
Dite agli smarriti di cuore; “Coraggio non temete! Ecco: si compie il giusto giudizio di Dio, il nostro Dio viene a salvarci”.
Speciale GIUBILEO dell’Anno 2025 (3)
“I SEGNI DELLA SPERANZA”
“Non è un arido elenco, ma una ragionata meditazione sui “segni dei tempi” quanto Papa Francesco offre nella bolla giubilare per la riflessione di tutti, sottolineando che questi segni “che racchiudono l’anelito del cuore umano, bisognoso della presenza salvifica di Dio, chiedono di essere trasformati in segni di speranza”.
Ovviamente il primo che viene segnalato riguarda la pace: “Immemore dei drammi del passato, l’umanità è sottoposta a una nuova e difficile prova che vede tante popolazioni oppresse dalla brutalità della violenza (..) Com’è possibile che il loro grido disperato di aiuto non spinga i responsabili delle nazioni a voler porre fine ai troppi conflitti regionali, consapevoli delle conseguenze che ne possono derivare a livello mondiale? E’ troppo sognare che le armi tacciano e smettano di portare distruzione e morte? Il Giubileo ricordi che quanti si fanno operatori di pace saranno chiamati figli di Dio. L’esigenza della pace interpella tutti e impone di perseguire progetti concreti”.
In queste faticose circostanze, “guardare al futuro con speranza equivale anche ad avere una visione della vita carica di entusiasmo da trasmettere. Purtroppo, dobbiamo constatare con tristezza che in tante situazioni tale prospettiva viene a mancare. La prima conseguenza è la perdita del desiderio di trasmettere la vita (..) il progetto che il Creatore ha inscritto nel cuore e nel corpo degli uomini e delle donne, una missione che il Signore affida agli sposi e al loro amore”. Di conseguenza la comunità cristiana “non può essere seconda a nessuno nel sostenere la necessità di un’alleanza sociale per la speranza, che sia inclusiva e non ideologica, e lavori per un avvenire segnato dal sorriso di tanti bambini e bambine che vengano a riempire le ormai troppe culle vuote in molte parti del mondo”.
La precisa sollecitazione del Papa, che rappresenta una vera e propria sfida per chiunque, è quella di essere “segni tangibili di speranza per tanti fratelli e sorelle che vivono in condizioni di disagio”.
La sua attenzione si è rivolta agli ammalati che si trovano a casa o in ospedale: “Le loro sofferenze possano trovare sollievo nella vicinanza di persone che li visitino e nell’affetto che ricevono. Le opere di misericordia sono anche opere di speranza, che risvegliano nei cuori sentimenti di gratitudine. E la gratitudine raggiunga tutti gli operatori sanitari che, in condizioni non di rado difficili, esercitano la loro missione con cura premurosa per le persone malate e più fragili”; ai detenuti “che, privi della libertà, sperimentano ogni giorno, oltre alla durezza della reclusione, il vuoto affettivo, le restrizioni imposte e, in non pochi casi, la mancanza di rispetto. Propongo ai Governi che nell’anno del Giubileo si assumano iniziative che restituiscano speranza; forme di amnistia o di condono della pena volte ad aiutare le persone a recuperare fiducia in sé stesse e nella società; percorsi di reinserimento nella comunità a cui corrisponda un concreto impegno nell’osservare le leggi”; ai migranti “che abbandonano la loro terra alla ricerca di una vita migliore per sé stessi e per le loro famiglie. Le loro attese non siano vanificate da pregiudizi e chiusure; l’accoglienza, che spalanca le braccia a ognuno secondo la sua dignità, si accompagni con la responsabilità affinché a nessuno sia negato il diritto di costruire un futuro migliore”. (..)
Poi ai giovani: “Essi, purtroppo, vedono spesso crollare i loro sogni. Non possiamo deluderli: sul loro entusiasmo si fonda l’avvenire. E’ bello vederli sprigionare energie, ad esempio quando si rimboccano le maniche e si impegnano volontariamente nelle situazioni di calamità e di disagio sociale. Ma è triste vedere giovani privi di speranza; d’altronde, quando il futuro è incerto (..) è inevitabile che il presente sia vissuto nella malinconia e nella noia”. E contemporaneamente agli anziani, “che spesso sperimentano solitudine e senso di abbandono. Valorizzare il tesoro che sono, la loro esperienza di vita, la sapienza di cui sono portatori e il contributo che sono in grado di offrire, è un impegno per la comunità cristiana e per la società civile, chiamate a lavorare insieme per l’alleanza tra le generazioni. Un pensiero particolare lo rivolgo ai nonni e alle nonne, che rappresentano la trasmissione della fede e della saggezza di vita alle generazioni più giovani. Siano sostenuti dalla gratitudine dei figli e dall’amore dei nipoti, che trovano in loro radicamento, comprensione e incoraggiamento”.
Più complessivamente, Francesco ha invocato speranza “per i miliardi di poveri, che spesso mancano del necessario per vivere” (..) Di qui il suo appello affinché “con il denaro che si impiega per le armi e in altre spese militari costituiamo un Fondo mondiale per eliminare finalmente la fame e per lo sviluppo dei Paesi più poveri, così che i loro abitanti non ricorrano a soluzioni violente o ingannevoli (..) e più specificamente affinché le nazioni più benestanti “riconoscano la gravità di tante decisioni prese e stabiliscano di condonare i debiti di Paesi che mai potrebbero ripagarli. Prima di magnanimità è una questione di giustizia, aggravata oggi da nuove forme di iniquità di cui ci siamo resi consapevoli.
Saverio Gaeta, VIVERE IL GIUBILEO
AVVISI DELLA SETTIMANA
DOMENICA 1 DICEMBRE: Terza di AVVENTO
“Le profezie adempiute”
ore 9.30 – 13 e 16 – 20: “FIERA Benefica di NATALE”
DOMENICA coi Genitori dei Ragazzi/e del Gruppo “CRISTIANI” (4° Anno)
Ore 10: s. Messa animata dai Ragazzi/e, segue Incontro con i Genitori
Ore 18: Vesperi e Benedizione Eucaristica – Ore 18.30: s. Messa
-----------------------
Martedì 3 dicembre, ore 19 al Fopponino:
3° Incontro Mensile di Preghiera
La speranza non delude: “Giuditta: la speranza ha coraggio”
-----------------------
Mercoledì 4 dicembre, 15.30, per la TERZA ETA’: Renato presenta
“Natura che incanta”: immagini e musiche di camminate in Lombardia
VENERDI’ 6 Dicembre: 1° venerdì del mese nella Chiesa del Fopponino
ore 9.00, s. Messa, poi esposizione dell’Eucaristia e adorazione personale
11.30: Ora Media e Benedizione Eucaristica
-----------------------
SABATO 7 DICEMBRE : SOLENNITA’ di SANT’AMBROGIO
Patrono della Chiesa Ambrosiana e della nostra Città: s. Messa ore 9.00
ore 12.30, nell’antica Chiesa del Fopponino,
Battesimo di Papi Eleonora Maria e Papi Saragoça Sofia
Sabato 7 dicembre: il GRUPPO MEDIE è in GITA a PAVIA:
visita alla Certosa, passeggiata al Borgo Ticino e al Ponte Coperto
e visita a s. Pietro in Ciel d’oro, alla tomba di sant’Agostino
-----------------------
DOMENICA 8 DICEMBRE: Quarta di AVVENTO
SOLENNITA’ di MARIA IMMACOLATA
-----------------------
Calendario della Benedizione delle Famiglie: Quarta Settimana
Lunedì 2 dicembre
Pomeriggio ore 16.00: Giovio 29 (Scale A, B, C)
Martedì 3
Mattino ore 10.15: Giovio 15
Pomeriggio ore 16.00: Giovio 29 (Scale D, E, F)
Mercoledì 4
Mattino ore 10.15: Aquileia 10 e 24
Pomeriggio ore 16.15: Verga 8 e 12
Giovedì 5
Pomeriggio ore 16.30: Baracca 1
SCARICA IL NUMERO IN PDF
Comments