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Immagine del redattoreFopponino Milano

Il Fopponino del 10 Novembre 2024


Solennità di Gesù Cristo Re dell’Universo

10 Novembre 2024

IV Settimana Diurna Laus


Domenica 10 Novembre: ancora discepoli-missionari

“ANDATE e INVITATE al BANCHETTO

.. tutti 

Carissimi fratelli e sorelle,

 come nella parabola “i destinatari dell’invito del re sono tutti, così i destinatari della missione della Chiesa non possono che essere tutti, senza escludere nessuno” proprio perché Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità”. Da questa intenzione di Dio – è infatti il suo progetto, il suo disegno salvifico sull’umanità – viene dato a noi oggi, discepoli-missionari, l’invito con l’invio ad andare per annunciare e portare il Vangelo a tutti.  Qui papa Francesco è preciso e rigoroso perché caratterizza l’invio e l’invito ricordando il suo “comando” presentato nella Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium al n. 14: “non come chi impone un nuovo obbligo, bensì come chi condivide una gioia, segnala un orizzonte bello, offre un banchetto desiderabile”.

          Così la missione cristiana è insieme una questione di messaggio e di stile.

La missione infatti vuole che il messaggio evangelico da annunciare a tutti sia davvero “evangelico”: assomigli cioè all’annuncio di un evento che apra alla gioia, sorprenda per la bellezza e risulti festoso come un banchetto; e non sarà da meno prestare cura allo stile, non impositivo, di chi è mandato perché avrà bisogno di usare una pluralità di parole e di gesti, di atteggiamenti e di iniziative adatte a far incontrare davvero tutti e insieme poter raggiungere ciascuno con una sensibilità specifica e una attenzione tutta particolare. Proprio come nella parabola dove “il banchetto nuziale del Figlio che Dio ha preparato rimane sempre aperto a tutti, perché grande e incondizionato è il suo amore per ciascuno di noi”. 

Così “la missione per tutti richiede l’impegno di tutti, anche del mio e del tuo impegno!

 don Serafino a partire dal Messaggio del Santo Padre Francesco

per la 98sima Giornata Missionaria Mondiale 2024

     

 

SOLENNITÀ di NOSTRO SIGNORE, GESÙ CRISTO, RE dell'UNIVERSO

“Cari fratelli e sorelle!

in quest’ultima domenica dell’Anno liturgico celebriamo la solennità di Gesù Cristo Re dell’universo, una festa di istituzione relativamente recente, che però ha profonde radici bibliche e teologiche. Il titolo di “re”, riferito a Gesù, è molto importante nei Vangeli e permette di dare una lettura completa della sua figura e della sua missione di salvezza. Si può notare a questo proposito una progressione: si parte dall’espressione “re dei Giudei” e si giunge a quella di re universale, Signore del cosmo e della storia, dunque molto al di là delle attese dello stesso popolo ebraico. Al centro di questo percorso di rivelazione della regalità di Gesù Cristo sta ancora una volta il mistero della sua morte e risurrezione. Quando Gesù viene messo in croce, i capi dei Giudei lo deridono dicendo: “E’ il re d’Israele; scenda ora dalla croce e crederemo in lui” (Mt 27,42). In realtà, proprio in quanto è il Figlio di Dio Gesù si è consegnato liberamente alla sua passione, e la croce è il segno paradossale della sua regalità, che consiste nella vittoria della volontà d’amore di Dio Padre sulla disobbedienza del peccato. E’ proprio offrendo se stesso nel sacrificio di espiazione che Gesù diventa il Re universale. (..)

            Ma in che cosa consiste il “potere” regale di Gesù?  Non è quello dei re di questo mondo; è il potere divino di dare la vita eterna, di liberare dal male, di sconfiggere il dominio della morte. È il potere dell’Amore, che sa ricavare il bene dal male, intenerire un cuore indurito, portare pace nel conflitto più aspro, accendere la speranza nel buio più fitto. Questo Regno della Grazia non si impone mai, e rispetta sempre la nostra libertà. (..) Ad ogni coscienza, dunque, si rende necessaria – questo sì – una scelta: chi voglio seguire? Dio o il maligno? La verità o la menzogna? Scegliere per Cristo non garantisce il successo secondo i criteri del mondo, ma assicura quella pace e quella gioia che solo Lui può dare. Lo dimostra, in ogni epoca, l’esperienza di tanti uomini e donne che, in nome di Cristo, in nome della verità e della giustizia, hanno saputo opporsi alle lusinghe dei poteri terreni con le loro diverse maschere, sino a sigillare con il martirio questa loro fedeltà.

            Cari fratelli e sorelle, quando l’Angelo Gabriele portò l’annuncio a Maria, Le preannunciò che il suo Figlio avrebbe ereditato il trono di Davide e regnato per sempre (cfr Lc 1,32-33). E la Vergine Santa credette ancor prima di donarLo al mondo. Dovette, poi, senz’altro domandarsi quale nuovo genere di regalità fosse quella di Gesù, e lo comprese ascoltando le sue parole e soprattutto partecipando intimamente al mistero della sua morte di croce e della sua risurrezione. Chiediamo a Maria di aiutare anche noi a seguire Gesù, nostro Re, come ha fatto Lei, e a renderGli testimonianza con tutta la nostra esistenza”.

BENEDETTO XVI all’ANGELUS - Piazza San Pietro, Domenica, 22.XI.2009


 

SOLENNITÀ di NOSTRO SIGNORE, GESÙ CRISTO, RE dell'UNIVERSO

“Cari fratelli e sorelle, buongiorno!

Oggi celebriamo la solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’universo, con la quale si chiude l’anno liturgico, la grande parabola in cui si dispiega il mistero di Cristo: Egli è l’Alfa e l’Omega, l’inizio e il compimento della storia; e la liturgia odierna si concentra sull’“omega”, cioè sul traguardo finale (..)Ed è proprio questo che fa Matteo ponendo il discorso di Gesù sul giudizio universale all’epilogo della sua vita terrena: Lui, che gli uomini stanno per condannare, è in realtà il supremo giudice. Nella sua morte e risurrezione, Gesù si mostrerà il Signore della storia, il Re dell’universo, il Giudice di tutti. Ma il paradosso cristiano è che il Giudice non riveste una regalità temibile, ma è un pastore pieno di mitezza e di misericordia.

            Gesù, infatti, in questa parabola del giudizio finale, si serve dell’immagine del pastore. (..) Dio stesso promette di prendersi cura personalmente del suo gregge, difendendolo dalle ingiustizie e dai soprusi. Questa promessa di Dio per il suo popolo si è realizzata pienamente in Gesù Cristo, il Pastore: proprio Lui è il Buon Pastore. Anche Lui stesso dice di sé: «Io sono il buon pastore» (Gv 10,11.14).

            Nella pagina evangelica Gesù si identifica non solo col re-pastore, ma anche con le pecore perdute. Potremmo parlare come di una “doppia identità”: il re-pastore, Gesù, si identifica anche con le pecore, cioè con i fratelli più piccoli e bisognosi. E indica così il criterio del giudizio: esso sarà preso in base all’amore concreto dato o negato a queste persone, perché Lui stesso, il giudice, è presente in ciascuna di esse. Lui è giudice, Lui è Dio-uomo, ma Lui è anche il povero, Lui è nascosto, è presente nella persona dei poveri che Lui menziona proprio lì. Dice Gesù: «In verità io vi dico: tutto quello che avete fatto (o non avete fatto) a uno solo di questi miei fratelli più piccoli, l’avete (o non l’avete) fatto a me». Saremo giudicati sull’amore. Il giudizio sarà sull’amore. Non sul sentimento, no: saremo giudicati sulle opere, sulla compassione che si fa vicinanza e aiuto premuroso.

            Io mi avvicino a Gesù presente nella persona dei malati, dei poveri, dei sofferenti, dei carcerati, di coloro che hanno fame e sete di giustizia? (..)

            Fratelli e sorelle, guardiamoci dalla logica dell’indifferenza: guardare da un’altra parte quando vediamo un problema. (..) Che Gesù ci insegni la logica della prossimità, dell’avvicinarsi a Lui, con amore, nella persona dei più sofferenti.

Chiediamo alla Vergine Maria di insegnarci a regnare nel servire. La Madonna, assunta in Cielo, ha ricevuto dal suo Figlio la corona regale perché lo ha seguito fedelmente - è la prima discepola - nella via dell’Amore. Impariamo da lei a entrare fin da ora nel Regno di Dio, attraverso la porta del servizio umile e generoso”.

  PAPA FRANCESCO all’ANGELUS - Piazza San Pietro, Domenica, 22.XI.2020


 

AVVISI  DELLA  SETTIMANA

DOMENICA 10 NOVEMBRE

Solennità di Gesù Cristo Re dell’Universo

 GIORNATA CARITAS e VIII GIORNATA mondiale dei POVERI

Giorno della RACCOLTA straordinaria di GENERI ALIMENTARI e/o BUONI ACQUISTO

a favore della Conferenza di s. Vincenzo per il servizio  dei POVERI.

GRAZIE per la vostra generosa collaborazione!

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Lunedì 11 novembre, memoria liturgica di san Martino di Tours

ore 10: incontro della Conferenza di san Vincenzo


 Martedì 12 novembre: “Buon Compleanno, Laura Ravizza”


Mercoledì 13 novembre, ore 15.30, per la TERZA ETA’:

Le “Madonne Miracolose” di Milano a cura della Prof.ssa Piera Bacci

alle ore 20.45, in salone Ghidoli: 3° Incontro

del CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE

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Giovedì 14 novembre, ore 20,45, GRUPPO Adolescenti in Gesù Buon Pastore

Venerdì 15 novembre, ore 17–18.30, Incontro del Gruppo MEDIE, segue Cena

Sabato 16 novembre, ore 16.30, al Fopponino, s. Messa Defunti del MASCI

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DOMENICA 17 NOVEMBRE: Prima di AVVENTO

“La venuta del Signore”

DOMENICA coi Genitori dei Bambini/e del Gruppo “DISCEPOLI” (2° Anno)

Ore 10: s. Messa animata dai Bambini/e, segue Incontro con i Genitori 

ore 15, in Oratorio: GIOCO del BURRACO

Ore 18: Vesperi e Benedizione Eucaristica – Ore 18.30: s. Messa

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Calendario della Benedizione delle Famiglie: Prima Settimana

 

Lunedì                  11 novembre

Pomeriggio                    ore 16.15:            Ambrosoli  3


Martedì                12

Pomeriggio                    ore 16.15:            Ambrosoli  1;  De Meis  2 


Mercoledì            13 

Mattino                           ore 10.15:            Polibio  3

Pomeriggio                    ore 16.15:            Polibio  7 – 9 – 8


Giovedì                14

Mattino                           ore 10.15:            Polibio  5    

Pomeriggio                   ore 16.15:            Cantoni  12 – 10;  Polibio  1


Venerdì                15

Pomeriggio                 ore 16:                  Cantoni  3 – 5 – 5A – 7


 

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