VII Domenica dopo il MARTIRIO di S. Giovanni
13 ottobre 2024
IV Settimana Diurna Laus
13 ottobre : una Domenica normale
La vita ordinaria della nostra Comunità
Carissimi fratelli e sorelle,
abbiamo solennemente celebrato e condiviso con vera gioia e grandi emozioni prima la Festa dell’Oratorio e poi la Festa Patronale di san Francesco: 2 domeniche speciali di incontri e di preghiera che fanno bene “al cuore” e che resteranno nella memoria. Ora, da questa domenica di metà ottobre, possiamo dire che inizia davvero il nuovo anno pastorale. Sì, perché entriamo nel tempo feriale, quello “normale” di tutti i giorni, quello segnato dal ritmo tipico di chi, come noi, vive in città e si trova a dover assumere le cadenze determinate dal “tempo-scuola” (per bambini, ragazzi e famiglie), dal “tempo-lavoro” (per giovani, adulti e famiglie) e anche di “riposo” (per pensionati e anziani).
Mi fa piacere farvi conoscere quell’insieme di realtà che abitano la Parrocchia e quindi caratterizzano la vita ordinaria della nostra Comunità. Come la celebrazione della Eucaristia, al mattino e nel tardo pomeriggio, sa dare valore ad ogni nostra giornata, così il Catechismo ai Sacramenti della vita cristiana e i percorsi formativi dei Ragazzi e Ragazze delle Medie e quello degli Adolescenti sanno dare vitalità alla settimana. Su questo ritmo s’innestano e si danno appuntamenti i “gruppi” di persone che formano il Consiglio Pastorale, la san Vincenzo, il “Carcere”, la Terza Età, il Comitato dei Lunedì Insieme; e si strutturano le molte e diverse attività come quella liturgica, teatrale, sportiva per i ragazzi/e, l’accoglienza dei disabili di “Comunità e Amicizia” e degli studenti del Moreschi, il Coro parrocchiale e quello delle Mamme, i corsi di ginnastica e di yoga.
Di quanta bella gente si compone la nostra Parrocchia!
Ecco il mio invito: entriamo insieme nella vita della nostra Comunità.
Questo tempo, “il feriale”, non è meno importante di quello festoso o speciale; è solo diverso, ma altamente significativo perché nel suo accadere permette di dare “lustro” alle feste e specialità a quei giorni o tempi che tutti e ciascuno sappiamo distinguere. Per noi si tratta di viverlo insieme, aiutandoci al meglio!
don Serafino
"Mese di ottobre 2024: alla (ri)scoperta di san Francesco?"
Madonna Povertà
“Andiamo con il pensiero agli inizi della conversione di Francesco, una conversione che nasce da esperienza di vita e che apre un cammino verso il mondo “al modo di Dio”. L’inizio di un viaggio lungo, ma non faticoso.
Il racconto della conversione, frutto delle esperienze, ci è stato tramandato, in vari modi spiritualmente accattivanti, sia da lui stesso come dai suoi compagni e dai primi biografi. Hanno un’atmosfera religiosa ormai sperimentata e vissuta. Vi è però un’esperienza iniziale nella sua evoluzione spirituale. Riguarda il Francesco giovane e probabilmente un po’ libertino per quei tempi.
Ce ne parla nella Vita seconda Tommaso da Celano, al cap. III. Ma in modo forse più autentico e simpatico possiamo leggerlo nella Leggenda dei 3 compagni al cap.VI da cui prendiamo la citazione.
“Tornato che fu dunque ad Assisi, dopo alcuni giorni i suoi amici radunati per fare festa insieme, lo elessero loro signore, perché organizzasse l’intrattenimento a suo piacere. Francesco fece allestire, come tante altre volte, una cena sontuosa. Terminato il banchetto, uscirono di casa. Francesco, eletto re della festa, guidava il gruppo. Dopo un po’ gli amici lo sorpassarono; lui, tenendo in mano una specie di scettro, restò ultimo assorto nelle sue riflessioni … Gli amici, voltandosi e scorgendolo rimasto così indietro, lo raggiunsero e restarono trasecolati nel vederlo mutato quasi in un altro uomo. Lo interrogarono: ‘a cosa stavi pensando, che non ci hai seguiti? Almanaccavi forse di prender moglie?’. Rispose con slancio: ‘è vero. Stavo sognando di prendermi in sposa la ragazza più nobile, ricca e bella che mai abbiate visto’. I compagni si misero a ridere. Francesco aveva parlato così non di sua iniziativa, ma ispirato da Dio. E in verità la sua sposa fu la vita religiosa, resa più nobile, più ricca e bella dalla povertà”.
La povertà di cui parliamo è un tasto sensibilissimo nella visione religiosa di Francesco per cui vale la pena di attivare un approfondimento sia per l’importanza della questione, come per lo sviluppo del tema lungo i secoli, comprese le lotte vissute poi nel mondo francescano e nella stessa Chiesa, nei secoli a venire.
Quando parliamo di povertà e di Francesco, dunque, cerchiamo di avere sempre l’accortezza di indicarla come “Madonna Povertà”. La ragazza più nobile che il giovane Francesco diceva di amare e di voler prendere in sposa. E questa era la scoperta della povertà come dono di Dio.
Non sembri strana l’affermazione “povertà come dono di Dio” poiché, probabilmente in quei momenti, nella mente del santo di Assisi la povertà era diventata Signore Povertà. Ce ne dirà il motivo nella lettera da lui scritta a tutti i fedeli: “Lui, il Figlio di Dio che era ricco sopra ogni altra cosa, volle scegliere in questo mondo, insieme alla beatissima Vergine, sua Madre, la povertà”. Un concetto, questo, ripetuto nella sua “ultima volontà inviata a Santa Chiara”: “Io, frate Francesco, piccolo, voglio seguire la via e la povertà dell’Altissimo Signore nostro Gesù Cristo e della sua santissima Madre e perseverare in essa fino alla fine” aggiungendo poi alle monache di vivere in tale vita.
A questo punto pensiamo di poter introdurre una distinzione tra povertà e miseria. La povertà non è miseria. La miseria è non avere una fetta di pane da dare ai figli e tu gridi alle ingiustizie del mondo. La povertà, invece, è, pur avendo il minimo indispensabile, riflettere su cosa sia quell’unica fetta di pane che hai e pensi ai doni di Dio; al fornaio che l’ha preparato; al contadino che ha coltivato il grano ed anche al rivenditore .. pane che sai condividere con chi ne ha bisogno.
Questa distinzione potrebbe essere un invito a distinguere il concetto di proprietà dal concetto di possesso. Per qualcuno questa è una sottigliezza, ma nella visione francescana io penso possa farsi strada un’idea meravigliosa: pensare a una proprietà senza spirito di possesso. Idea splendida su cui può essere costruita una “nuova Economia” o “Economia di Francesco”.
Se poi esaminiamo l’evoluzione avvenuta nel mondo occidentale, nel corso dei secoli, a riguardo del rapporto proprietà – possesso, noteremo come la proprietà da possesso assoluto, a mano a mano, ha perso qualifiche precedenti. Oggi, infatti, ogni proprietà è soggetta a regole limitanti che la fanno sottostare a regolamenti sempre più stringenti. E’ questo un preludio che potrebbe alludere alla futura distinzione proprietà – possesso? Lo spazio tra proprietà e possesso si fa sempre più ampio. Speriamo che se ne parli apertamente e francescanamente.
Ricordiamo però che durante i secoli posteriori a Francesco, molti suoi discepoli hanno prospettato letture della sua spiritualità coinvolgendo il tema della Povertà sia come via dello spirito, e sia per “subventione et aiutorio de le povere persone” come accadde col “Monte di pietà” nato a Perugia nel 1462 per opera dei frati Michele Carcano da Milano e Fortunato Coppoli di Perugia.
E’ questa già un’iniziale e forse involontaria “applicazione”?
I soldi chi non li cerca, li trova. Chi li trova li mette dove servono, a disposizione della Divina Provvidenza”.
Padre Gianmaria Polidoro, francescano
AVVISI DELLA SETTIMANA
DOMENICA 13 OTTOBRE:
7a dopo il MARTIRIO di san Giovanni
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Ecco gli Incontri di programmazione con le Catechiste
LUNEDI’ 14, ore 10, Catechiste del 3° Anno
ore 10.40, Catechiste del 2° Anno
MERCOLEDI’ 16, ore 15.30, Catechiste del 1° Anno
GIOVEDI’ 17, ore 10, Catechiste del 4° Anno
In questa settimana gli INCONTRI di CATECHISMO
LUNEDI’ 14 ottobre, ore 17: Gruppo Amici (3° ANNO)
MARTEDI’ 15 ottobre, ore 17: Gruppo Cristiani (4° ANNO)
GIOVEDI’ 17 ottobre, ore 17: Gruppo Discepoli (2° ANNO)
saranno in Oratorio, con le Catechiste del proprio Gruppo
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Lunedì 14 ottobre, ore 10 incontro della Conferenza di san Vincenzo
Mercoledì 16 ottobre,
Per la nostra Terza Età: Festa d’inizio anno 2024-25
ore 12: S. Messa concelebrata e presieduta da don Emilio
ore 13: Squisito PRANZO d’inizio anno e come apertura
ai prossimi appuntamenti e alle numerose e nuove iniziative
alle ore 20.45, in salone Ghidoli: 2° Incontro
del CONSIGLIO PASTORALE PARROCCHIALE
Giovedì 17 ottobre
ore 9.00, s. Messa nel 5° anniversario dalla morte di don Luigi Donati
ore 20,45 GRUPPO Adolescenti in Gesù Buon Pastore
Venerdì 18 ottobre
ore 17 – 18.30, in Oratorio, Incontro del GRUPPO MEDIE
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DOMENICA 20 OTTOBRE : Dedicazione del Duomo
Chiesa Madre di tutti i Fedeli ambrosiani
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Al solenne Pontificale delle ore 11, in Duomo,
l’Arcivescovo desidera incontrare
i Consiglieri pastorali e per gli affari economici
per ringraziarli della loro disponibilità,
incoraggiarli nel loro servizio ecclesiale
e sollecitarli a curare la formazioni
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ore 15, in Oratorio: GIOCO del BURRACO
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