Domenica della Santissima Trinità
26 maggio 2024
IV Settimana Diurna Laus
Mese di Maggio: Quarta Domenica
“CELEBRAZIONE degli ANNIVERSARI di NOZZE”
“Siamo la coppia più bella del mondo..”
Carissimi fratelli e sorelle,
in quest’ultima domenica di maggio, la Comunità parrocchiale di s. Francesco d’Assisi al Fopponino, celebra gli Anniversari di nozze invitando sia le Coppie che ricordano un “grande” numero di anni di vita coniugale, sia le giovani Coppie che sono solo agli inizi del loro cammino coniugale. Per tutti però, sia per chi conta un cospicuo numero di anni che per chi invece ne conta ancora pochissimi, vale che “siete la Coppia più bella del mondo”!
E’ infatti indimenticabile il noto motivo musicale cantato da quell’inverosimile “re degli ignoranti” di nome Adriano Celentano (l’ho conosciuto ed incontrato molte volte a Lecco in Basilica, alla domenica, quando partecipava alla s. Messa delle 11.30). In quella sua famosa canzone si esibiva in una predicazione insieme “laica” – basta vedere il titolo accattivante e narcisistico – e pienamente “cristiana” lanciando un messaggio provocatorio e molto positivo. Il testo infatti proclama che il vero amor è per sempre unito dal cielo a dire che l’amore che unisce “in coppia” l’uomo e la donna trova dal Cielo, in Dio, il suo vincolo e ne proclama pure il “perché”: l’ha detto Lui! con la conseguenza che nessuno in terra, anche se vuole, può separarlo mai .. perché l’ha detto Lui! Adriano come Gesù? .. a parole, sì!
Oggi, per questa nostra bella circostanza, mi sento di riproporre la medesima predicazione e come “il molleggiato” con le sue pose e i suoi modi da istrione – siamo nel 1967! – riuscì a portare l’attenzione sulla unità / bellezza della coppia in aperta presa di posizione contro le prime raccolte di firme per una legge che consentisse agli italiani di divorziare e contro le ipotesi hippy di "libero amore" così ai nostri giorni si possa di nuovo indicare come “bene della coppia” la realtà e la bellezza della sua unità, benedetta dal Cielo e, sperabilmente, per sempre!
A mio modo, cambiando dall’indicativo all’imperativo / esortativo, lo rilancio a tutti voi sposi: “siate la coppia più bella del mondo..”
don Serafino
Maria Madre della tenerezza
Dal Vangelo di Matteo (2, 13 – 15)
13«Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: “Alzati, prendi con te il bambino e sua madre, fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò: Erode infatti vuole cercare il bambino per ucciderlo”. 14Egli si alzò, nella notte, prese il bambino e sua madre e si rifugiò in Egitto, 15dove rimase fino alla morte di Erode, perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: dall’Egitto ho chiamato mio figlio».
L’Egitto, confinante con la Palestina, costituiva un’ideale terra di esilio per i perseguitati. Matteo, con la sobrietà propria dei Vangeli canonici, non aggiunge nulla a quel ritratto essenziale di una famigliola che avanza verso l’ignoto. È la stessa vicenda dei rifugiati che approdano alle nostre coste: non lasceranno traccia nella storia e i loro nomi, le loro attese, le loro paure si dissolveranno nel silenzio o, peggio, nelle acque del Mediterraneo. Sono invece i Vangeli apocrifi con le loro ricostruzioni fantasiose a immaginare un viaggio trionfale di Gesù, Maria e Giuseppe verso quella terra straniera: palme che si piegano per offrire loro datteri, belve che non li aggrediscono e si uniscono a loro nel cammino, polle d’acqua che sprizzano dalle sabbie del deserto, idoli dei templi egiziani che cadono a terra al passaggio di Gesù, briganti che si convertono.
L’opera del Caravaggio, di cui proponiamo un particolare, è ispirato a questa sceneggiatura mitica che in quegli scritti apocrifi prosegue per pagine e pagine.
Michelangelo Merisi detto Caravaggio nacque a Milano nel 1571. Verso il 1592 si recò a Roma dove, dopo un breve periodo nella bottega del Cavalier D’Arpino, incontrò il suo protettore, il card. Francesco Maria Del Monte, grazie al quale eseguì vari lavori commissionatigli dalle grandi famiglie romane: decorò la cappella Contarelli in s. Luigi dei Francesi, dipinse le tele della Cappella Cerasi in s. Maria del Popolo. Nel 1606, in seguito a un duello, dovette fuggire da Roma perché condannato al “bando capitale” – una sentenza pronunciata dallo stesso papa – e nei 4 anni successivi soggiornò a Napoli, Malta, Siracusa, Messina. Durante questo incessante peregrinare dipinse opere monumentali come “Le 7 opere di misericordia“ a Napoli e scene angoscianti come “Il seppellimento di santa Lucia” a Siracusa. Nel 1610 decise di rientrare a Roma per chiedere personalmente la grazia al Papa. Non ci arrivò mai, perché morì per malattia a Porto Ercole e non seppe mai che il Papa il perdono glielo aveva già concesso!
Caravaggio ha influenzato generazioni di artisti, lasciando un'eredità duratura nell'arte occidentale. Le sue opere sono caratterizzate da un realismo crudo, che rompe con il manierismo della fine del XVI sec., e da una profonda introspezione psicologica dei suoi soggetti: le sue rappresentazioni di santi e scene religiose trasmettono un senso di realtà terrena e umana e rendono le figure sacre più accessibili e vicine agli osservatori. Caravaggio inoltre ha rivoluzionato la pittura del suo tempo con la sua maestria nell'uso della luce e dell'ombra, un chiaroscuro violentemente contrastato. Fanno eccezione le opere della prima fase della sua vita artistica quando utilizzava la tavolozza chiara, i colori brillanti e le sfumature dorate.
Di questo periodo è l’opera che abbiamo scelto: “Il riposo durante la fuga in Egitto” che Caravaggio – forse perché a corto di denaro – realizzò nel 1597 su tela di Fiandra, tessuto povero, allora usato per confezionare tovaglie. Oggi è possibile ammirarla a Roma presso la Galleria Doria Pamphili.
Il tema della fuga in Egitto faceva parte della tradizione pittorica italiana ma normalmente prevedeva che la Sacra Famiglia fosse mostrata in cammino, con Maria e Gesù sull’asino e s. Giuseppe a piedi. Qui invece Caravaggio li immagina che, stremati dal viaggio, si fermano a riposare accanto a un fiume, presso un bosco di querce e pioppi, uno dei pochi paesaggi dipinti dal nostro artista. La Madonna si è assopita, seduta con Gesù Bambino addormentato sulle sue ginocchia; Giuseppe veglia a protezione della sua famiglia e un angelo dalle grandi ali suona il violino per tenere loro compagnia.
Abbiamo riprodotto solo l’immagine di Maria con il Bambino per concentrarci sul suo volto che, rivolto verso Gesù, esprime grande tenerezza.
Un po’ inclinata in avanti in una posa instabile ma naturalissima, Maria poggia la guancia sul capo del Bimbo e lo cinge col braccio in un gesto di protezione che sottolinea il suo intimo legame con Gesù e la sua dedizione materna; l’espressione del volto, pur nella consapevolezza delle difficoltà che li attendono, riflette il loro tenero, reciproco amore. Le guance rosee del Bimbo, il capo chino di Maria su di Lui sono elementi di stupefacente realismo.
La tenerezza di Maria, - sottolineata dalla delicata manipolazione di Caravaggio della luce e dell’ombra che illumina il suo viso e il corpo di Gesù - è palpabile in questo quadro ed è veramente espressione della capacità di amare in pienezza, come solo le mamme sanno amare i propri figli.
Anche la nostra vita, la vita di noi tutti, dovrebbe caratterizzarsi sempre per la “tenerezza”! Scrive M. Teresa di Calcutta: “parla con tenerezza, lascia che ci sia tenerezza sul tuo volto, nei tuoi occhi, nel tuo sorriso, nel calore del tuo saluto”. Maria è icona della tenerezza di Dio perché, dice papa Francesco: “Dio non ci ama a parole; Lui si avvicina e nel suo starci vicini ci dà il suo amore con tutta la tenerezza possibile”. Guardiamo alla tenerezza della Madonna e sentiamo nel nostro cuore la carezza di Dio che ci ama con tenerezza, sempre.
AVVISI DELLA SETTIMANA
DOMENICA 26 MAGGIO: della Santissima Trinità
11.30: s. Messa con gli Sposi
che ricordano un particolare Anniversario di Nozze
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Lunedì 27 maggio 2024, alle 21, prenderà inizio nella nostra Parrocchia
il PERCORSO in PREPARAZIONE al MATRIMONIO CRISTIANO per le Coppie che intendono celebrare il loro Matrimonio come Sacramento.
E’ necessario, prima dell’inizio degli incontri, un colloquio con don Serafino.
Hanno già fatto l’iscrizione 6 Coppie ma attendiamo altre adesioni.
A loro il più cordiale “benvenuto” mentre li sosteniamo con la preghiera.
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INCONTRI di CATECHISMO ore 17.00 in ORATORIO
Lunedì 27, Gruppo “DISCEPOLI”: pellegrinaggio mariano e gelato
Martedì 28, Gruppo “AMICI”: pellegrinaggio mariano e gelato
Mercoledì 29, Gruppo “CRISTIANI”: pellegrinaggio mariano e gelato
Giovedì 30, Gruppo “FIGLI”: pellegrinaggio mariano e gelato
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Mercoledì 29 maggio, GITA a VIGNOLA e NONANTOLA (MO)
guidati dalla nostra bravissima prof.ssa Piera Guidotti.
Ecco il programma:
ore 7.30: partenza da viale di Porta Vercellina, angolo piazzale Aquileia
A Vignola visita alla sua imponente Rocca e alla Cappella di Uguccione.
A Nonantola pranzo e poi visita alla magnifica Abbazia e s. Messa.
ore 17: rientro con arrivo in Milano previsto verso le ore 20/20.30
Costo: € 55 per i soci e € 60 per i non soci
(sono disponibili ancora alcuni posti, chiedere ad Anna Clara)
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Giovedì 30 maggio, Celebrazione liturgica del Corpus Domini
ore 20, nella Chiesa parrocchiale di S. Leone Magno (Via Carnia, 12 – Milano)
Celebrazione Eucaristica presieduta dall’Arcivescovo MARIO DELPINI
segue PROCESSIONE Cittadina fino alla Chiesa di s. Giuseppe dei Morenti
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Venerdì 31 maggio
Festa della Visitazione della Beata Vergine Maria
17 – 20.30: Incontro e Cena per il GRUPPO MEDIE
“PREGHIERA a MARIA a conclusione del MESE di MAGGIO” (vedi locandina)
20.45 Rosario itinerante dal Fopponino alla Chiesa di s. Francesco d’Assisi,
con la presenza delle Comunità di s. Maria Segreta e di Gesù Buon Pastore
Sabato 1 giugno, nella parrocchia della Beata Vergine Addolorata in s. Siro:
ore 9 – 12.30: ASSEMBLEA SINODALE DECANALE
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DOMENICA 2 GIUGNO: Corpus Domini
e Festa della Repubblica
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