Il Fopponino del 26 Ottobre 2025
- Fopponino Milano
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Domenica Prima dopo la Dedicazione del Duomo
26 Ottobre 2025
II Settimana Diurna Laus
Domenica 26 Ottobre : Giornata Missionaria Mondiale
“Missionari di SPERANZA tra le genti ”
“Cari fratelli e sorelle!
Per la Giornata Missionaria Mondiale dell’anno giubilare 2025, il cui messaggio centrale è la speranza ho scelto questo motto: “Missionari di speranza tra le genti”. Esso richiama ai singoli cristiani e alla Chiesa la vocazione fondamentale di essere, sulle orme di Cristo, messaggeri e costruttori della speranza. Auguro a tutti un tempo di grazia con il Dio fedele che ci ha rigenerato in Cristo risorto «per una speranza viva». (..) Sentiamoci perciò ispirati anche noi a metterci in cammino sulle orme del Signore Gesù per diventare, con Lui e in Lui, segni e messaggeri di speranza per tutti, in ogni luogo e circostanza che Dio ci dona di vivere. (..)
Seguendo Cristo Signore, i cristiani sono chiamati a trasmettere la Buona Notizia condividendo le concrete condizioni di vita di coloro che incontrano e diventando così portatori e costruttori di speranza. Infatti, «le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore». Questa celebre affermazione del Concilio Vaticano II continua a ispirare lo stile e la vita delle comunità cristiane in ogni epoca e li aiuta a camminare con i loro fratelli e sorelle nel mondo. (..)
I missionari di speranza sono uomini e donne di preghiera, perché «la persona che spera è una persona che prega», come sottolineava il Venerabile Cardinale Van Thuan, che ha mantenuto viva la speranza nella lunga tribolazione del carcere grazie alla forza che riceveva dalla preghiera perseverante e dall’Eucaristia.
Care sorelle e cari fratelli, rivolgiamoci a Maria, Madre di Gesù Cristo nostra speranza. A Lei affidiamo l’auspicio per questo Giubileo e per gli anni futuri: «Possa la luce della speranza cristiana raggiungere ogni persona, come messaggio dell’amore di Dio rivolto a tutti! E possa la Chiesa essere testimone fedele di questo annuncio in ogni parte del mondo!».
dal Messaggio del Santo Padre Francesco
per la 99sima Giornata Missionaria Mondiale 2025
Mese di Ottobre 2025:
“illuminare con Francesco il tempo che passa”
“Il desiderio della pace”
“La pazzia del Vangelo non vince i poteri di questo mondo”.
E’ uno dei tanti passaggi significativi di questo testo(*) che ho potuto leggere con gusto (..) Purtroppo, sembra non essere cambiato molto in questa Terra dal tempo in cui la visitò il poverello di Assisi: “So che in Terrasanta, dov’è nato, vissuto e morto il Principe della pace, questa non c’è, è ferita da tutti ..”. E’ così ancora oggi: la pace, di cui tutti parliamo sembra essere la grande estranea in questo tempo. E avremmo bisogno anche oggi di un pazzo che, come il Poverello di Assisi, voglia “andare laggiù a predicarla e, se possibile, incontrare il sultano d’Egitto e annunciargli il Vangelo .. e annunciare la pace anche qui”. Sapeva Francesco che probabilmente il Vangelo non avrebbe cambiato le sorti decise dai potenti del suo mondo, ma sarebbe stato comunque un seme gettato nel cuore degli uomini, che poco alla volta in tempi e modi che non possediamo, avrebbe portato il suo frutto. Perché “il Vangelo è tutto” e “il mondo è nostro, se non ci appesantiamo con i pensieri terreni .. E’ il prezzo da pagare per la felicità”. Con questa consapevolezza Francesco è stato capace di varcare confini mentali, prima ancora che religiosi, politici o militari. Non gli sembrò strano, quindi, decidere di incontrare il sultano, il nemico da eliminare. Una pazzia, in effetti, per quei tempi, che però ancora oggi ricordiamo e celebriamo. Perché quella che chiamiamo pazzia, in fondo, è anche il desiderio che abita il cuore di ogni uomo, in ogni tempo: il desiderio della pace.
Il viaggio di Francesco in Terrasanta non ha risolto alcuno dei problemi politici del tempo, ma ha indicato un metodo, che è la via maestra per chi vuole costruire contesti di pace, anche qui, oggi, nel tormentato e conflittuale Medio Oriente: l’incontro. Promuovere, ricercare, costruire, custodire il desiderio di incontro. In fondo, se ci pensiamo bene, vuol dire vivere seriamente il Vangelo, assumerlo come criterio fondamentale per le scelte di vita. Come lo fu per Francesco.
Il serio desiderio di incontro comporta necessariamente dare fiducia, accettare di fare posto ad un’altra voce oltre che alla propria. Non di rado richiede anche di rinunciare o mettere da parte qualcosa di proprio, una visione, o un’attesa..
(*) Il testo in questione è il libro di Fra Massimo Fusarelli “Francesco d’Assisi”
In questi nostri contesti di conflitto quasi permanente, dove la religione, la politica, l’identità nazionale si mischiano continuamente, creando così un ginepraio quasi inestricabile, incontrarsi richiede coraggio e pazzia. Di generazione in generazione, infatti, narrazioni diverse e opposte le une alle altre alimentano il sospetto e la sfiducia reciproca tra gli abitanti di questa Terra, e coltivano nella coscienza di tanti lo spirito di conquista, di violenza, di disprezzo per chi è diverso da sé. Sono narrazioni che inquinano il cuore di tanti, che a causa di tutto ciò faticano a comprendere ogni possibile proposta di incontro e confondono sempre più spesso la pace con la vittoria.
Era l’equivoco del tempo di Francesco, ed è anche il nostro oggi. Forse non solo in Medio Oriente. La pace, dunque, quella vera, quella costruita su un sincero desiderio di incontro, di accoglienza e di fraternità, richiede necessariamente anche un cammino di conversione. Si tratta di cambiare il proprio modo di pensare, di liberare il cuore dallo spirito di violenza, conquista e rivalsa. La pace esige anche che si faccia verità nella relazione, che si arrivi a riconoscere il male compiuto e subito, cosa mai facile e sempre dolorosa. Ma la verità diventa completa quando incontra anche il perdono. Sono necessari l’uno all’altro.
Sono sempre più convinto che in questo contesto così complesso la vocazione e la missione principale della piccola comunità cristiana è, in primis, dei figli di san Francesco che da secoli la abitano sia proprio questa: custodire il desiderio di incontro, coltivare la libertà nei confronti di tutti, superare i confini etnici, religiosi e identitari di vario genere rigidissimamente scritti nella coscienza di queste popolazioni. Proprio come fece Francesco d’Assisi. Non si tratta di cancellare le proprie appartenenze, che sono comunque necessarie, ma di non renderle solamente delle fortezze inespugnabili, baluardi inaccessibili.
Sono tanti gli uomini e le donne di ogni fede che ancora oggi, anche qui in questa Terra martoriata, sono capaci di una simile testimonianza. Ma ci serve una testimonianza di una comunità, che sappia vivere al suo interno innanzitutto in contesti aperti e condivisi, questa libertà o, per restare in tema questo coraggio e pazzia, che è poi la stessa cosa. E la nostra piccola comunità cristiana, senza potere e politicamente irrilevante potrebbe fare la differenza. E’ il mio sogno ed è la pazzia che vorrei condividere con tutta questa piccola e amata chiesa di Gerusalemme. (..) Noi, con Cristo, siamo per tutti.
Il Poverello di Assisi otto secoli fa, ci ha mostrato che questa pazzia è comunque possibile. Sta a noi, ora, decidere se scegliere con coraggio di vivere questa evangelica follia”.
Cardinal Pierbattista Pizzaballa O.F.M., Patriarca di Gerusalemme dei Latini
AVVISI DELLA SETTIMANA
DOMENICA 26 OTTOBRE:
Domenica Prima dopo la Dedicazione del Duomo
Giornata Missionaria Diocesana:
“Missionari di SPERANZA tra le Genti”
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DOMENICA con i Genitori dei Bambini e Bambine
del Gruppo “FIGLI” (1° Anno)
Ore 10.15, in Oratorio: Preghiera Genitori e Figli, segue Incontro con i Genitori
ore 11.15, al Fopponino, s. Messa coi Genitori e i Figli
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Gli INCONTRI di CATECHISMO sono in Oratorio con le Catechiste
LUNEDI’ 27 ottobre, ore 17: Gruppo Cristiani (4° ANNO)
ore 17: Catechismo – gioco e cena
ore 20.15: con i Genitori la consegna della Carta di Comunione
MARTEDI’ 28 ottobre, ore 17: Gruppo Figli (1° ANNO)
MERCOLEDI’ 29 ottobre, ore 17: Gruppo Discepoli (2° ANNO)
GIOVEDI’ 30 ottobre, ore 17: Gruppo Amici (3° ANNO)
ore 17: Catechismo – gioco e cena
ore 20.15: con i Genitori la consegna della Carta di Comunione
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LUNEDI’ INSIEME : SEGNI di SPERANZA
Lunedì 27 ottobre 2025, ore 20.45, Teatro di via Caboto, 2
incontro e dialogo con MANUEL BELLI, prete, filosofo e teologo
Mercoledì 29 ottobre:
“Oggi 107 volte AUGURI, alla nostra carissima VIRGINIA”
ore 16, per la TERZA ETA’: incontro e dialogo con don Andrea Gariboldi
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SABATO 1 novembre: SOLENNITA’ di Tutti i SANTI
L’orario delle s. Messe sarà festivo: 8.30, 10, 11.30; alle 18 recita dei Vesperi,
seguirà la Processione e la Benedizione presso la Cappellina dei Morti.
Alle 18.30, in Chiesa, s. Messa nella Solennità di Tutti i Santi
DOMENICA 2 novembre: Commemorazione di Tutti i DEFUNTI
Ecco l’orario delle s. Messe: 8.30, 10, 11.30;
ore 17.00, in Chiesa, alla presenza dell’Antica Credenza di sant’Ambrogio,
s. Messa per i defunti: il Coro eseguirà i canti liturgici in lingua milanese;
ore 18.30 in Chiesa: Concelebrazione eucaristica per tutti i nostri fedeli defunti.
Indulgenza plenaria il 2 novembre e nell’Ottava dei Defunti
“I fedeli che il 2 novembre visitano una chiesa o un oratorio pubblico possono ottenere l’indulgenza plenaria. Durante l’Ottava, i fedeli che visitano un cimitero e pregano almeno mentalmente per i defunti possono ottenere l’indulgenza plenaria”.
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