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Il Fopponino del 4 febbraio 2024


Penultima Domenica dopo l'Epifania

4 febbraio 2024

I Settimana Diurna Laus


Domenica 4 FEBBRAIO: Giornata per la VITA

“La Forza della Vita ci sorprende”

 

      “Tante sono le “vite negate”, cui la nostra società preclude di fatto la possibilità di esistere o la pari dignità con quelle delle altre persone. Eppure, se si è capaci di superare visioni ideologiche, appare evidente che ciascuna vita, anche quella più segnata da limiti, ha un immenso valore ed è capace di donare qualcosa agli altri. Le tante storie di persone giudicate insignificanti o inferiori che hanno invece saputo diventare punti di riferimento o addirittura raggiungere un sorprendente successo stanno a dimostrare che nessuna vita va mai discriminata, violentata o eliminata in ragione di qualsivoglia considerazione. (..) La vita, ogni vita, se la guardiamo con occhi limpidi e sinceri, si rivela un dono prezioso e possiede una stupefacente capacità di resilienza per fronteggiare limiti e problemi.

Nella Giornata per la vita salga dunque, da parte di tutte le donne e gli uomini, un forte appello all’impossibilità morale e razionale di negare il valore della vita, ogni vita. nIl rispetto della vita non va ridotto a una questione confessionale, poiché una civiltà autenticamente umana esige che si guardi ad ogni vita con rispetto e la si accolga con l’impegno a farla fiorire in tutte le sue potenzialità, intervenendo con opportuni sostegni per rimuovere ostacoli economici o sociali. (..) La drammatica crisi demografica attuale dovrebbe costituire uno sprone a tutelare la vita nascente. Per i credenti, che guardano il mistero della vita riconoscendo in essa un dono del Creatore, la sua difesa e la sua promozione, in ogni circostanza, sono un inderogabile impegno di fede e di amore. Da questo punto di vista, la Giornata assume una valenza ecumenica e interreligiosa, richiamando i fedeli di ogni credo a onorare e servire Dio attraverso la custodia e la valorizzazione delle tante vite fragili che ci sono consegnate, testimoniando al mondo che ognuna di esse è un dono, degno di essere accolto e capace di offrire a propria volta grandi ricchezze di umanità e spiritualità a un mondo che ne ha sempre maggiore bisogno.


 Il Consiglio Episcopale Permanente della Conferenza Episcopale Italiana

 

Dal MESSAGGIO del Santo Padre FRANCESCO per la 57.ma GIORNATA MONDIALE della PACE

Intelligenza artificiale e pace

7. Sfide per l'educazione

        Lo sviluppo di una tecnologia che rispetti e serva la dignità umana ha chiare implicazioni per le istituzioni educative e per il mondo della cultura. Moltiplicando le possibilità di comunicazione, le tecnologie digitali hanno permesso di incontrarsi in modi nuovi. Tuttavia, rimane la necessità di una riflessione continua sul tipo di relazioni a cui ci stanno indirizzando. I giovani stanno crescendo in ambienti culturali pervasi dalla tecnologia e questo non può non mettere in discussione i metodi di insegnamento e formazione.


L’educazione all’uso di forme di intelligenza artificiale dovrebbe mirare soprattutto a promuovere il pensiero critico. È necessario che gli utenti di ogni età, ma soprattutto i giovani, sviluppino una capacità di discernimento nell’uso di dati e contenuti raccolti sul web o prodotti da sistemi di intelligenza artificiale. Le scuole, le università e le società scientifiche sono chiamate ad aiutare gli studenti e i professionisti a fare propri gli aspetti sociali ed etici dello sviluppo e dell’utilizzo della tecnologia.


La formazione all’uso dei nuovi strumenti di comunicazione dovrebbe tenere conto non solo della disinformazione, delle fake news, ma anche dell’inquietante recrudescenza di «paure ancestrali [...] che hanno saputo nascondersi e potenziarsi dietro nuove tecnologie». Purtroppo, ancora una volta ci troviamo a dover combattere “la tentazione di fare una cultura dei muri, di alzare muri per impedire l’incontro con altre culture, con altra gente” e lo sviluppo di una coesistenza pacifica e fraterna. (..)


Spero che questa riflessione incoraggi a far sì che i progressi nello sviluppo di forme di intelligenza artificiale servano, in ultima analisi, la causa della fraternità umana e della pace. Non è responsabilità di pochi, ma dell’intera famiglia umana. La pace, infatti, è il frutto di relazioni che riconoscono e accolgono l’altro nella sua inalienabile dignità, e di cooperazione e impegno nella ricerca dello sviluppo integrale di tutte le persone e di tutti i popoli.


La mia preghiera all’inizio del nuovo anno è che il rapido sviluppo di forme di intelligenza artificiale non accresca le troppe disuguaglianze e ingiustizie già presenti nel mondo, ma contribuisca a porre fine a guerre e conflitti, e ad alleviare molte forme di sofferenza che affliggono la famiglia umana. Possano i fedeli cristiani, i credenti di varie religioni e gli uomini e le donne di buona volontà collaborare in armonia per cogliere le opportunità e affrontare le sfide poste dalla rivoluzione digitale, e consegnare alle generazioni future un mondo più solidale, giusto e pacifico.

 

        

 

RUBRICA : “(Non) Sono solo canzonette”

 

“SFIDE PER L'EDUCAZIONE”

 

Fabrizio De Andrè – GIROTONDO (1968) Girotondo, Fabrizio De Andrè - YouTube

 

Concludiamo questi appuntamenti domenicali di ascolto musicale con uno dei nomi tutelari del cantautorato italiano: Fabrizio De Andrè. Anche se con una delle sue canzoni meno conosciute, tratta dall’album Tutti morimmo a stento. Ascoltandola oggi, in un momento così delicato per l’equilibrio e la sicurezza mondiale, offre spunti importanti sui quali riflettere. Nel testo Faber utilizza la metafora del girotondo per esprimere la follia insita nella guerra, per la quale un mondo sconvolto dalle bombe e dai carri armati non offre più spazio ai bambini - baluardo di speranza contro il male perpetuato insensatamente dall’umanità - per giocare.

Oggi, alla luce del conflitto ucraino e di quello a Gaza questo brano, dal ritmo tutto sommato “piacevole” e divertente”… fa venire i brividi. De Andrè ha la geniale intuizione di non porre una domanda così scomoda e terribile (“Chi ci salverà?”) ai potenti della terra… ma interrogando i bambini, ovvero coloro che non conoscono il male e che nella loro innocenza non possono neppure concepirlo. Dal punto di vista strutturale, il brano parte lento - come una ballata classica - ma poi procede in una follia sfrenata resa dall’effetto del ritmo, che procede in un climax ascendente.

Se verrà la guerra, Marcondiro'ndero se verrà la guerra, Marcondiro'ndà

sul mare e sulla terra, Marcondiro'ndera sul mare e sulla terra chi ci salverà?

Ci salverà il soldato che non la vorrà ci salverà il soldato che la guerra rifiuterà.

La guerra è già scoppiata, Marcondiro'ndero la guerra è già scoppiata chi ci aiuterà.

Ci aiuterà il buon Dio, Marcondiro'ndera ci aiuterà il buon Dio, lui ci salverà.

Buon Dio è già scappato, dove non si sa buon Dio se n'è andato, chissà quando ritornerà.

L'aeroplano vola, Marcondiro'ndera l'aeroplano vola, Marcondiro'ndà.

Se getterà la bomba, Marcondiro'ndero se getterà la bomba chi ci salverà?

Ci salva l'aviatore che non lo farà ci salva l'aviatore che la bomba non getterà.

La bomba è già caduta, Marcondiro'ndero la bomba è già caduta, chi la prenderà?

La prenderanno tutti, Marcondiro'ndera sian belli o siano brutti, Marcondiro'ndà

Siam grandi o siam piccini li distruggerà sian furbi o siano cretini li fulminerà.

Ci sono troppe buche, Marcondiro'ndera ci sono troppe buche, chi le riempirà?

Non potremo più giocare al Marcondiro'ndera non potremo più giocare al Marcondiro'ndà

E voi a divertirvi andate un po' più in là andate a divertirvi dove la guerra non ci sarà.

La guerra è dappertutto, Marcondiro'ndera la terra è tutta un lutto, chi la consolerà?

Ci penseranno gli uomini, le bestie i fiori i boschi e le stagioni con i mille colori.

Di gente, bestie e fiori no, non ce n'è più viventi siam rimasti noi e nulla più.

La terra è tutta nostra, Marcondiro'ndera ne faremo una gran giostra, Marcondiro'ndà

Abbiam tutta la terra Marcondiro'ndera giocheremo a far la guerra, Marcondiro'ndà


 

Playlist sul tema "Sfide per l'educazione"

Per approfondire ascolta anche:

 

* “Imagine” di John Lennon (1963)

* “Muri” di Francesco de Gregori (1974)

* “Uguali e diversi” di Gianluca Grignani (2002)

* “Fossi Foco” di Piero Pelù (2020 )

 

 

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